Oudin, il Lecce ha ritrovato il talento francese. Ora Baroni ha un'arma in più

Rémi Oudin, attaccante del Lecce
Rémi Oudin, attaccante del Lecce
di Lino DE LORENZIS
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Martedì 20 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:05

Due indizi, di solito, fanno prova. È quello che si augura anche il Lecce alla luce delle prestazioni confortanti offerte da Rémi Oudin nelle due uscite ufficiali di questo ultimo scorcio di stagione in cui la squadra allenata da Marco Baroni è stata impegnata prima contro la Primavera e poi contro i dilettanti del Parabita. Al netto della consistenza tecnica degli avversari e, di conseguenza, delle difficoltà dei test giocati il 26enne esterno d’attacco è apparso decisamente ben altro giocatore rispetto a quello un po’ spaesato e inconcludente visto all’opera nei 206 minuti fin qui giocati nel campionato di serie A.
Sempre presente nel vivo del gioco, bravo negli inserimenti con e senza palla, solo un po’ sfortunato nelle conclusioni se si tiene conto dei tre legni colpiti nell’amichevole disputata mercoledì scorso all’Heffort Village di Parabita. È chiaro che una valutazione più completa potrà essere fatta soltanto più avanti, quando la squadra giallorossa tornerà a competere nel campionato di serie A, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora si può sperare che Oudin possa diventare uno degli “acquisti” invernali più importanti del Lecce. Nel prosieguo della stagione, interrotta a metà novembre per dare spazio ai mondiali, l’ex calciatore del Bordeaux potrebbe rappresentare per Baroni un valore aggiunto, una carta da giocare dall’inizio o in corso d’opera per dare maggior peso, fantasia e incisività alla manovra offensiva del Lecce. È questo del resto il motivo principale che ha spinto Pantaleo Corvino e Stefano Trinchera a portarlo nel Salento nelle ore conclusive della campagna trasferimenti estiva, al termine di una lunga e laboriosa operazione di mercato.

Un talento ritrovato

Rémi Oudin, 26 anni, francese di Châlons en Champagne, capoluogo del dipartimento della Marna nella regione Grande Est, è giunto alla corte di mister Baroni portandosi in dote una grande esperienza maturata in Francia.

Cresciuto tra i vivai del Metz e dello Stade Reims, ha fatto l’esordio ufficiale nel calcio dei grandi con la maglia dello Stade Reims il 13 agosto 2016 sul campo del Valenciennes. Dopo essersi messo in luce per due stagioni di fila con il club del presidente Jean-Pierre Caillot nel campionato di Ligue 2 e aver ottenuto la promozione in Ligue 1, nell’estate del 2018 Oudin ha rinnovato il contratto fino al 2021. Un accordo che di fatto ha preceduto solo di pochi mesi la sua cessione al Bordeaux, avvenuta nel gennaio 2020, per una somma di circa 10 milioni di euro. Grazie allo storico club transalpino, Oudin ha compiuto il fatidico salto di qualità diventando uno dei giocatori d’attacco più apprezzati del movimento calcistico francese, al punto da finire nel mirino di tanti club europei. Su tutti la Lazio del presidente Lotito ma anche Fiorentina e Genoa cui è mancato il coraggio necessario per affondare il colpo. E quando Oudin si preparava a riporre nel cassetto il sogno chiamato serie A, di colpo è arrivata l’offerta del Lecce dinanzi alla quale società e calciatore non hanno resistito. Probabilmente, il fatto di essere sbarcato in Italia a stagione già cominciata ha reso ancora più difficile l’inserimento di Rémi negli schemi di mister Baroni. Ora però si spera che la sosta della serie A gli sia servita per recuperare il tempo perduto e diventare una pedina importante dello scacchiere giallorosso. E allora non resta che dire “Allez Rèmi”.

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