Cambio in cabina di regia: contro la Fiorentina Blin giocherà al posto dello squalificato Hjulmand. Tutti gli accorgimenti di Baroni

Alexis Blin
Alexis Blin
di Michele TOSSANI
4 Minuti di Lettura
Venerdì 14 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:46

L’espulsione di Hjulmand all’Olimpico di Roma costringerà il Lecce ad affrontare la Fiorentina, il prossimo lunedì, senza uno dei suoi elementi chiave. Infatti, fin dal suo arrivo nel Salento, il ventitreenne danese si è ritagliato un ruolo importante all’interno della squadra giallorossa, mettendo in mostra le proprie qualità in entrambe le fasi di gioco. Durante la precedente gestione tecnica, Hjulmand si era segnalato per l’apporto dato in regia, contribuendo con i suoi passaggi al palleggio di una squadra che era arrivata ad un passo dalla promozione nella massima serie.
Con l’arrivo di Marco Baroni sulla panchina giallorossa nella scorsa annata, il numero 42 del Lecce ha assunto maggiori responsabilità anche dal punto di vista difensivo. Durante la cavalcata che ha ricondotto i salentini in Serie A, Hjulmand ha infatti svolto funzioni di equilibratore in una squadra sempre votata ad una proposta offensiva. All’interno di questo contesto, l’ex calciatore dell’Admira Wacker non si “limitava” quindi a fungere da play, ma anche da frangiflutti davanti alla difesa. 
Lavorando sulle traiettorie di passaggio avversarie o inserendosi nella linea arretrata quando uno dei centrali la rompeva per aggredire in avanti, Hjulmand ha permesso al Lecce di mantenere sempre un equilibrio difensivo che ha permesso alla squadra di esprimere senza problemi un calcio d’attacco. In questo campionato l’attitudine al lavoro difensivo del centrocampista giallorosso si è accentuata. Col Lecce che ha cambiato proposta di gioco, diventando più reattiva (i giallorossi sono ultimi nella massima serie per possesso medio, con un dato del 40.2%) e limitando il pressing alto solo in determinate situazioni (l’indice PPDA è 14.96 mentre la Build-up Disruption, che quantifica l’efficacia del pressing di una squadra sul possesso avversario, è di -2%) Hjulmand ha assunto ancora di più i compiti di schermo davanti ai centrali di difesa, in una compagine che vuole coprire le linee di passaggio centrali restando corta e compatta senza palla. Tutto questo non ha però fatto venir meno il contributo del giocatore in fase di possesso, come dimostra il dato di passaggi chiave effettuati (21, 6 dei quali hanno portato la tiro un compagno).
È chiaro che l’eventuale scelta di Blin come sostituto del danese comporterebbe qualche cambiamento. Questo non tanto a livello difensivo, dato che il francese ha comunque una buona media in termini di palle recuperate a partita (3.4 contro le 5.7 di Hjulmand, che però ha giocato 472 minuti in più), quanto invece a livello offensivo. L’ex Amiens è prevalentemente un elemento di equilibrio e di contenimento. Non a caso è il primo giocatore della Serie A (fra quelli con le sue caratteristiche) per intercetti con una media di 1.88. Con un mediano più difensivo, Baroni potrebbe utilizzare almeno una mezzala abile in regia, scegliendo fra Bistrovic e Gonzalez. In questo modo, quanto perso in possesso nel passaggio fra Hjulmand e Blin sarebbe recuperato dall’affiancare al francese un giocatore più pulito tecnicamente e in grado di aiutare la squadra a risalire con precisione il campo o a settarne il possesso. In questo caso potrebbero cambiare le uscite dal basso, accentuando ancora di più quelle esterne.
C’è poi un altro aspetto da tenere in considerazione e riguarda proprio gli avversari di turno. Nella Fiorentina mancherà per squalifica Amrabat. Vedremo chi Vincenzo Italiano sceglierà per sostituire il marocchino (si parla di Mandragora).

Con la formazione gigliata che dovrebbe restare ancorata al 4-3-3 come sistema base, Baroni ha davanti a sé due soluzioni per andare a prendere chi giocherà per i viola davanti alla difesa. Da una parte c’è la mossa, già vista in questo campionato, di lasciar palleggiare un difensore centrale e attaccare il mediano basso avversario con una mezzala. Di contro, volendo alzare la linea di pressione e andare a contrasto su entrambi i centrali viola (i veri registi della squadra di Italiano), Baroni potrebbe chiedere a Blin di pressare il vertice basso del centrocampo fiorentino. In questo ultimo caso sarà da verificare la capacità del francese di alzarsi nei modi e nei tempi giusti in azione di pressione avanzata.

© RIPRODUZIONE RISERVATA