Presentato il ds Trinchera: "Orgoglioso di essere tornato a casa, è un’emozione forte"

Presentato il ds Trinchera: "Orgoglioso di essere tornato a casa, è un’emozione forte"
di Tonio DE GIORGI
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Martedì 3 Agosto 2021, 05:00

"Il ritorno a casa è sempre un’emozione fortissima. Corvino insieme a tutta la proprietà ha sposato la mia candidatura, questo mi inorgoglisce veramente, è un motivo di vanto. Pensare di essere un tassello importante in questa società è straordinario". Con queste parole si è ripresentato Stefano Trinchera, nuovo direttore sportivo giallorosso. "Quando ho iniziato a fare questo lavoro speravo di avvicinarmi allo stile, alla professionalità di Pantaleo Corvino – continua -. Lo considero se non il più bravo d’Europa, uno dei top. Sono cambiate tante cose da quando sono arrivato qui, cinque anni fa. Racconto un particolare: alla fine di quel campionato comunicai al presidente di voler fare un passo indietro, per rispetto soprattutto nei confronti del club: Lecce aveva necessità di ritornare nel calcio che conta e io non mi sentivo ancora pronto di poter realizzare quell’obiettivo nell’immediato. Andai dal presidente a malincuore, però ho pensato fosse la cosa giusta in quel momento. E lui mi disse: apprezzo molto la tua onestà, ma sono sicuro che un giorno ritornerai perché c’è un grande feeling tra noi. Spero di meritare la stima, è un privilegio essere qui con loro e questo me lo voglio tenere fortemente".

Il rapporto con Corvino

Un rapporto che è rimasto immutato nel tempo e quando con il Cosenza vinse i play off Trinchera, durante la bolgia dei festeggiamenti, rispose solo a due persone: "Al presidente Sticchi Damiani e al direttore Pantaleo Corvino che volevano condividere con me quel momento – racconta -. Ripartire con loro è un sogno che si avvera, un onore essere qui, è una sfida intrigante. Ci tengo in modo particolare, è una sfida fondamentale per il mio percorso di crescita. Con Pantaleo la mia figura si arricchisce, certamente non si sminuisce", ha aggiunto Trinchera che al Lecce portò il fresco campione d’Europa con la nazionale italiana, Matteo Pessina.

Pessina, il Lecce, la Nazionale

"La storia di Pessina è molto semplice: il nostro allenatore di quel periodo, Asta, lo conosceva dai tempi del Monza e lo portammo qui come un giovane dalle grandi prospettive - ricorda -.

Anche Corvino, che allora non era a Lecce, mi parlò benissimo di questo ragazzo, un giovane considerato un patrimonio per la sua società. Dopo un periodo in cui fece poche apparizioni, il suo procuratore ci disse che il giocatore a gennaio voleva andare via perché giocava poco. Avremmo preferito tenerlo, però quella era una Serie C abbastanza complessa, con l’allenatore che volle puntare più sull’esperienza. Ci fa piacere constatare che fu una scelta giusta perché poi il ragazzo nel tempo ha mostrato grandi qualità".

Il Lecce e il mercato

Poi spiega su quali punti lavorerà con Corvino. "Sono operativo da pochi giorni. Con il direttore abbiamo le idee chiare – aggiunge -. Manca poco per completare l’organico perché la squadra ha una struttura abbastanza competitiva, ma qualche uscita ci sarà. Non abbiamo l’incoscienza di andare sulle montagne russe come fanno altri club che poi si trovano in difficoltà e rischiano il fallimento. Noi facciamo le cose con cognizione di causa, con grande spirito per rappresentare al meglio questa squadra, questo territorio e con una società formata prima di tutto da tifosi. Abbiamo un forte senso di appartenenza, con le idee chiare, e guai se non ci fossero queste. Perché le risorse economiche nel calcio sono sempre di meno e bisogna, con capacità e professionalità, andare oltre – conclude -. Dobbiamo forse lavorare più degli altri, ma abbiamo l’entusiasmo per farlo perché non possiamo deludere la nostra gente".

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