Pilato alle Olimpiadi di Tokyo: "E' tutto nuovo per me". Il 25 luglio la gara dei 100 dorso

Benny Pilato con gli azzurri a Tokyo - Credit Instagtram
Benny Pilato con gli azzurri a Tokyo - Credit Instagtram
di Giuseppe ANDRIANI
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Giovedì 15 Luglio 2021, 05:00

Tutti i volti di Benedetta, la 16enne che la prossima settimana cercherà la medaglia olimpica a Tokyo 2020. La Pilato è partita lunedì, dopo esser stata qualche giorno a Taranto, per ricaricare le batterie. Una passeggiata al mare, per non farsi mancare mai quel rapporto forte, stretto, con l’acqua. Tutti i volti di una ragazza che ha fatto un record mondiale nei 50 rana - che però non è disciplina olimpica - e quasi sembra non essersene ancora resa conto: «Io non ho ancora realizzato il record del mondo - racconta in una lunga intervista a SkySport -. Quando penso ai record degli altri, mi dico: “Wow, record del mondo”. Quando mi guardo allo specchio ancora non ho realizzato, ho bisogno di un po’ di tempo per capire cosa sia successo».

L'importanza della famiglia

Il volto di chi ha preso un argento due anni fa in Corea ai mondiali assoluti, ha visto la propria vita cambiare ma è rimasta la stessa, anche grazie alla competenza di chi la circonda: «Ci siamo messi in una botte di ferro con l’Aniene. Tutti quelli che ci vogliono bene hanno sempre cercato di aiutarci. Anche i miei sono stati bravi a riuscire a proteggermi». Benedetta star, ma se viene fermata per strada, se viene salutata o se qualcuno le chiede un selfie, a lei non dispiace: «Mi fa piacere, poi ovviamente anche per noi ci sono le giornate no, quelle in cui vuoi stare solo. Ma è la nostra vita, l’abbiamo scelta e va bene così». Tutti i volti di Benedetta, il volto più bello quello in acqua. L’acqua, un rapporto tutto particolare: «Di fatto abito al mare, per me è anche un luogo di svago, ci vado da sola anche d’inverno. È uno svago dopo gli allenamenti, sopratutto d’estate». Lei è così, una ragazza normale. Ha deciso di continuare a vivere nella sua Taranto, lo ribadisce sempre con grande orgoglio.

Tesserata Aniene, passa dei periodi a volte anche lunghi a Roma, ma la residenza è rimasta qui. Il cuore è rimasto qui. Il record del mondo, per sua stessa ammissione, fu costruito a Taranto. La sfida più grande, per ora vinta, è stata questa.

Taranto 2026

Aspetta la costruzione in città di una piscina olimpica, che verrà realizzata per i Giochi del Mediterraneo del 2026. Al mattino va a scuola, al Liceo Maria Pia, ma questo è stato un anno diverso, anche causa Covid: «Qualcosa l’abbiamo persa, ma con i miei compagni di classe siamo stati davvero bravi. Siamo sempre rimasti in contatto, riuscivamo a incontrarci spesso, poi siamo molto legati tra noi». Il volto di Benedetta che vorrebbe fare il medico. Lo aveva già detto qualche tempo fa, ma oggi forse è un po’ meno convinta e a precisa domanda spinge ancor più forte, come fossero bracciate in acqua: «Devo fare delle scelte, per ora in base alla mia carriera. Quindi vedremo cosa succederà». È a Tokyo, si allena, la prossima settimana le batterie, tutto in poche ore. La dura legge del nuoto, tre giorni di fila e poi in un minuto appena ti giochi tutto. La curiosità? Pilato non ha mai visto in tv questo evento mondiale: «Non ho mai visto le Olimpiadi, è vero, perché non mi interessavano. Per me sarà tutto nuovo, non riesco nemmeno a immaginarle». Il volto vero di Benedetta, quella che sorride sempre, quando vince e quando perde. E dedica il record del mondo a Pluto, il proprio pappagallo. Sa ammettere i propri errori, quando ripensa agli Europei di due mesi fa: «A Budapest ho sbagliato prima dei 100 perché non avevo il sorriso, avevo l’ansia e questo un po’ si è visto. La prossima volta affronterò tutto con il sorriso». Due giorni dopo fece record nei 50, così, tanto per gradire. E allora sorridi, Benedetta.

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