Federer lascia il tennis: gli allenamenti con il pugliese Fabbiano a Dubai e i consigli della Pennetta

Federer lascia il tennis: gli allenamenti con il pugliese Fabbiano a Dubai e i consigli della Pennetta
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 23 Settembre 2022, 15:55 - Ultimo aggiornamento: 18:12

Roger Federer, mito contemporaneo del tennis che questa sera appenderà la racchetta al chiodo, in Puglia è stato... uno spettacolo teatrale. Non ci ha mai giocato, qui, Roger. Al contrario di Nadal, che all'inizio della carriera vinse l'open di Barletta, lanciando poi un cammino sfolgorante per arrivare alla celebre rivalità con Federer (e i due, questa sera, nella Laver Cup, giocheranno un doppio insieme). Però il tennista svizzero è stato il "protagonista" di uno spettacolo teatrale di Emilio Solfrizzi. L'attore barese in un monologo fingeva di dover preparare una sfida con Federer, perché "la vita è come una partita di tennis". 

Federer, gli allenamenti con Fabbiano

Thomas Fabbiano, pugliese di San Giorgio Jonico (provincia di Taranto), ha avuto il privilegio di essere alla corte di Roger.

In almeno un paio di circostanze l'ex numero 79 del tabellone Atp si è allenato con il campione svizzero, per tanti il tennista più forte di tutti i tempi. Gli aneddoti? Diversi. A Dubai un paio d'anni fa a guardare l'allenamento c'erano i due gemelli, figli di Federer, che lo prendevano in giro quando sbagliava. E ancora, i dialoghi in italiano tra Ivan Ljubicic a lo stesso Federer. Per Fabbiano, come ha raccontato più volte, è stato un sogno.

I consigli di Flavia Pennetta

Flavia Pennetta, tennista brindisina, aveva dato un consiglio a Federer nel 2017. Cinque anni fa gli diceva, alla vigilia della finale degli Australian Open con Nadal: "Vinci e ritirati, come ho fatto io". Lei, del resto, aveva fatto così: nel 2015 vinse gli Us Open e si ritirò subito dopo la finale. Ma lui è andato avanti, ci ha provato, riprovato, per diversi anni. E ora l'addio. «È sempre un dispiacere quando un grande campione deve ritirarsi anche se a 41 anni era inevitabile l'addio, era solo questione di tempo. Lascia il re del tennis, un manuale vivente del nostro sport. Completo in tutti i colpi, vederlo giocare era una gioia per gli occhi. La sua eleganza, i suoi gesti resteranno indelebile per ogni appassionato del nostro sport», ha commentato lei all'Adnkronos.

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