Il Bari e quei mitici derby, Taranto riapre l’album

Il Bari e quei mitici derby, Taranto riapre l’album
di Vito DI NOI
3 Minuti di Lettura
Venerdì 10 Dicembre 2021, 05:00

Un’attesa degna dei tempi migliori, un’attesa da far perdere il sonno o da renderlo inquieto, un’attesa per un derby che, tra il 1951 e il 1993, ha segnato parte della storia calcistica pugliese. L’attesa, e non una qualunque, è tutta per Bari-Taranto che, 28 anni dopo, torna a prendersi, finalmente, la scena. Perché non era neppure lontanamente immaginabile che quel 27 settembre 1992 avrebbe rappresentato l’ultima volta dei rossoblù al San Nicola, né tantomeno che quello 0-0 incolore del match di ritorno, disputatosi il 21 febbraio 1993, non avrebbe più avuto un seguito. Perché il Bari, da quella data, ha militato consecutivamente, per 25 stagioni, tra Serie A e Serie B, il Taranto, viceversa, ha conosciuto l’inesplorato mondo (fino ad allora) dei Dilettanti e di quella che un tempo fu la C2 e ha soltanto sfiorato, ma mai raggiunto, la cadetteria: Catania, Avellino, Ancona, Atletico Roma e Pro Vercelli sono stati, per sfortuna o per altro, ostacoli insormontabili.

Un'attesa lunga 28 anni

La realtà, a oggi, si chiama Serie C, una categoria che per i biancorossi doveva essere soltanto di passaggio e che, invece, ne è la dimora da tre anni, per i rossoblù un’occasione di riscatto dopo le incredibili peripezie vissute in Serie D a seguito del fallimento del 2012. Il presente le farà incontrare in terza serie per la quinta volta nella storia: era successo soltanto nel 1951/1952, tra il 1965 e il 1967 e nel 1983/1984. Un derby prestato alla C perché, nelle precedenti 36 occasioni, il proscenio è stato quello della cadetteria, senza dimenticare gli ulteriori incroci in Coppa Italia che, a loro modo, hanno contribuito a rendere ancor più affascinante la storia del match. In totale (tra B, C e Coppa) si contano 46 incroci: 19 le vittorie del Bari, 13 quelle del Taranto e 14 i pareggi. Gli ionici si sono imposti in terra barese in due circostanze, vale a dire nel settembre del 1955, in B, con un rocambolesco 2-4 maturato grazie alla doppietta di Ferrari e alle reti di Veglianetti e Ferrarese e nel gennaio 1984, in Coppa Italia, con uno 0-1 di misura timbrato da Formoso. La storia, però, ha visto trionfare il Taranto in altre undici circostanze.

I precedenti memorabili

Indimenticabile l’1-0 del 20 novembre 1977 con la scucchiaiata di Iacovone a 19 minuti dal termine o il netto 4-0 di Coppa del febbraio 1984 con le doppiette di Fracas e Carrer. Quest’ultimo acuto fece seguito, a distanza di poco più di due settimane, a quello in campionato maturato allo Stadio della Vittoria ed è stato anche il collante della vittoria di due mesi dopo (aprile 1984): Formoso e Chimenti fecero venire giù lo stadio Iacovone e quel 2-1 sancì la terza affermazione del Taranto sul Bari in poco meno di tre mesi. Momenti da brividi, in positivo, per tutta la tifoseria rossoblù. Il passato è, ormai, tale, ma è l’unico strumento per spiegare alle nuove generazioni il fascino di una sfida neppure troppo remota, ma che in 42 anni ha segnato un’epoca del calcio pugliese. Senza il passato, persone anche di età media non avrebbero neppure idea del valore di un Bari-Taranto a distanza di quasi un trentennio. Una sola pecca: il settore ospiti dello stadio San Nicola rimarrà desolatamente deserto. Sarebbe stato un bel colpo d’occhio, uno spot per il calcio pugliese e non solo. Ciò lascia presagire che al ritorno anche ai baresi verrà vietato lo Iacovone.

© RIPRODUZIONE RISERVATA