Us Lecce, occhi al futuro. Il presidente: «Sogno la salvezza sul campo»

Us Lecce, occhi al futuro. Il presidente: «Sogno la salvezza sul campo»
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 6 Aprile 2020, 09:40 - Ultimo aggiornamento: 12:26
Messaggio ai naviganti. «Il Lecce vuole conquistare la salvezza sul campo». Il presidente Saverio Sticchi Damiani esce allo scoperto e dichiara la ferma volontà della proprietà del club giallorosso di lottare per ottenere la permanenza sul rettangolo verde.
È quanto emerso nel corso della diretta Instagram di ieri pomeriggio sulla pagina ufficiale della società di via Colonnello Costadura. «La nostra posizione è molto chiara ed è stata chiara sin dal primo momento - ha detto il massimo dirigente del Lecce -. Noi siamo allineati con quello che ci dice l'Uefa e con quello che ci dice la Lega di serie A. Il calcio, ove ci dovessero essere delle condizioni sanitarie per ripartire, deve ripartire altrimenti è un sistema che rischia di implodere su se stesso. E il Lecce è a disposizione per proseguire, se necessario, a una condizione fondamentale: che si rispetti la salute degli atleti e che ci siano controlli rigorosi».

Sticchi Damiani va oltre e lancia qualche frecciatina ad alcuni colleghi della serie A che in queste ultime settimane hanno dato già per conclusa la stagione. «La linea mia e di tutti i soci del Lecce è che non possiamo pensare al nostro orticello. Se bisogna ritornare in campo perché è utile al sistema, al Paese e al calcio italiano allora noi siamo pronti a metterci in gioco e a lottare fino alla fine per raggiungere l'ambizioso traguardo della salvezza. Sì, sogno di conquistare la permanenza sul campo. Chi parla per convenienze di classifica dimostra di non aver capito niente di ciò che sta accadendo. Il Lecce non vuole assolutamente approfittare di questa situazione anche perché, lasciatemi dire, sarebbe squallido».

Non si può nascondere però il rischio di dover chiudere la stagione in anticipo a causa del perdurare dell'emergenza coronavirus: cosa accadrebbe a quel punto? «Se il campionato non dovesse ripartire per ragioni di ordine sanitario, e sarebbe una notizia brutta perché significherebbe dover allungare i tempi del ritorno alla normalità, non c'è una sola ragione giuridica al mondo per pensare di penalizzare il Lecce. Al contrario, si avrebbe una cristallizzazione della classifica che, a mio parere, dovrebbe portare a preservare tutte e 20 le società che partecipano a questo campionato di serie A. Però mi pare di capire che lo stesso presidente federale Gravina, in un suo recente intervento, ha detto ufficialmente che se ci dovessero essere delle retrocessioni, allora queste riguarderebbero soltanto le ultime due in classifica della serie A, considerato che solo le prime due squadre di serie B avrebbero diritto a salire in assenza di play off».

Tornare in campo per finire la stagione significherebbe rischiare anche la retrocessione in serie B... «Ci siamo iscritti a questo campionato con la speranza di raggiungere la salvezza sul campo. Di conseguenza, ritorneremmo a correre il rischio di retrocedere in B. Nessun dramma, siamo pronti a tornare ad abbracciarci in caso di salvezza e lo stesso faremmo in caso di retrocessione. Come del resto abbiamo fatto pochi anni fa, in occasione dell'amara sconfitta di Alessandria, una partita dominata dal Lecce e persa soltanto ai calci di rigore. Sappiamo di poter contare sul sostegno di un pubblico straordinario, in grado anche di riempire le gradinate in trasferte con 4-5 mila tifosi. Numeri da capogiro per una squadra di provincia come la nostra».

Tra le tante ipotesi, c'è quella che si torni a giocare a porte chiuse. A tal proposito, nel corso della lunga diretta, tanti tifosi giallorossi hanno fatto sapere a Sticchi Damiani di non essere interessati al rimborso del costo dell'abbonamento. «È un bellissimo messaggio da parte vostra - ha detto il presidente rivolto ai sostenitori leccesi -. Al di là dell'aspetto economico, però, la società prenderebbe comunque in esame la possibilità di esercitare degli sconti sugli abbonamenti della prossima stagione. Posso dire con orgoglio, da presidente del Lecce, che in questi giorni abbiamo ricevuto tantissime email in cui i tifosi hanno detto di voler rinunciare ad un eventuale rimborso. Fantastici per il loro attaccamento alla società, alla squadra e ai colori sociali».

Il presidente Sticchi Damiani ha fatto sapere durante la diretta Instagram che «con ragionevole certezza la stagione del settore giovanile è già finita (in questi giorni è attesa la decisione ufficiale del presidente federale, sentito il settore giovanile e scolastico, ndr). Al sorgere dell'emergenza, avevamo già deciso di fermarci per salvaguardare la salute dei ragazzi, dei tecnici e di tutti gli addetti». Dopo aver sottolineato l'importanza di aver aperto le porte del club al calcio femminile «era un progetto che da tempo volevamo fare. Abbiamo trovato una realtà che già esisteva, molto seria e condotta in maniera impeccabile. Noi abbiamo avuto un compito facile di entrare in una storia già bella, ora speriamo di scrivere anche nel femminile qualche pagina importante di storia».

Sticchi Damiani non si è sottratto infine alle tante domande in tema di mercato. «Lo faccio - ha detto - anche se è presto. Per Saponara c'è un impegno con la Fiorentina per parlare del riscatto. Per Deiola invece abbiamo già il diritto di riscatto con opzione di contriscatto a favore del Cagliari. Quanto a Barak posso dire che è stato bravo Meluso a portarlo al Lecce a gennaio in presenza di tante richieste da parte di società di serie A. Per questo è arrivato in prestito secco e non sarà facile trattenerlo. Però assicuro che un tentativo lo faremo, il ragazzo del resto è entusiasta di Lecce. Lapadula? Sta facendo bene e a fine anno proveremo a ragionare con il Genoa per tenerlo ancora con noi. Quanto a Farias c'è già l'obbligo di riscatto in caso di salvezza. In generale posso dire che le nostre scelte arriveranno anche in base a quello che sarà il progetto tecnico dell'anno prossimo. Se si dovesse ripartire da Liverani, che ha un contratto con il Lecce e con il quale ci troviamo benissimo, gran parte di questi calciatori sarebbero probabilmente degli obbiettivi di mercato da riconfermare».
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