Serie A, il 18 maggio ripartono gli allenamenti collettivi. Ma con prudenza

Il campo di calcio dell'Acaya
Il campo di calcio dell'Acaya
di Lino DE LORENZIS
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Martedì 12 Maggio 2020, 10:38 - Ultimo aggiornamento: 11:12
Avanti adagio. È questo in buona sostanza il senso del via libera del Governo per la ripresa degli allenamenti collettivi delle squadre di serie A e, più in generale, degli sport di gruppo. La notizia è stata anticipata intorno alle ore 18 di ieri con una nota congiunta dei ministri della Salute, Roberto Speranza, e dello Sport, Vincenzo Spadafora. “Il parere richiesto dal Governo sul protocollo presentato dalla Figc è stato espresso dal Comitato Tecnico Scientifico e conferma la linea della prudenza sinora seguita dai ministeri competenti. Le indicazioni del Comitato, che sono da considerarsi stringenti e vincolanti, saranno trasmesse alla Federazione per i doverosi adeguamenti del Protocollo in modo da consentire la ripresa in sicurezza degli allenamenti di squadra a partire dal 18 maggio”.
Qual è il significato di quel passaggio “indicazioni stringenti e vincolanti”? Nulla di nuovo rispetto a quanto già si sapeva. Tanto per cominciare, tutte le squadre di calcio dovranno inevitabilmente essere sottoposte a una quarantena generalizzata della durata di 14 giorni, in caso di una positività al Coronavirus - anche di un solo componente del gruppo squadra (staff tecnico, dirigenti, calciatori, operatori sanitari, collaboratori) - durante gli allenamenti collettivi che riprenderanno appunto lunedì 18 di maggio. Secondo le indicazioni del Cts, e sottoscritte dal Governo, le squadre dovranno isolarsi per due settimane di fila, senza avere contatti con l’esterno. La responsabilità sarà del medico sociale delle società: sarà suo compito vigilare sul rispetto delle misure previste dal protocollo di sicurezza.
Il terzo punto focale delle indicazioni del Comitato Tecnjico Scientifico è stato espresso direttamente dal ministro dello sport, Vincenzo Spadafora: «È assolutamente necessario che i numerosi test molecolari previsti per i calciatori non vengano fatti a discapito di tutti gli altri cittadini. In buona sostanza, se la Figc accetterà tutte queste indicazioni gli allenamenti potranno riprendere sicuramente il prossimo 18 maggio».
Sulla ripresa anche del campionato, il titolare del dicastero dello sport è stato molto chiaro: «Io credo che dalle indicazioni del Comitato Tecnico Scientifico emerge che la linea di prudenza che abbiamo avuto fino ad oggi sia quella giusta da seguire. Ritengo quindi che ci sarà bisogno almeno di un’altra settimana per vedere la curva dei contagi e poter poi decidere sul campionato. Intanto, è evidente che il 18 maggio potranno ricominciare gli allenamenti tutti gli sport di squadra, sempre seguendo dei protocolli».
Quindi, se in Italia per il momento c’è il via libera solo per la ripresa degli allenamenti collettivi, in Inghilterra invece lo sport professionistico, e dunque anche la Premier League, potrà ripartire a porte chiuse dopo il primo giugno. Vediamo la mappa della ripresa dei campionati di calcio in Europa: 16 maggio Germania, 23 maggio Ungheria, 26 maggio Polonia, 30 maggio Croazia, Israele e Serbia, 5 giugno Bulgaria, 12 giugno Turchia, 16 giugno Norvegia. Come detto a giugno, ma la data non è stata ancora stabilita, ripartirà pure la Premier League.
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