Pongracic ha firmato, ecco come cambia il Lecce e la sua difesa

Pongracic ha firmato, ecco come cambia il Lecce e la sua difesa
di Tonio DE GIORGI
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Martedì 23 Agosto 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:24

Per ora solo Marin Pongracic. Poi, forse già oggi, pure Samuel Umtiti. Partiamo dalle certezze. Ieri Marin Pongracic, 24 anni, difensore centrale, ha firmato con il club giallorosso. Un anno di contratto con diritto di riscatto. È questo l’accordo siglato tra il Lecce il club tedesco del Wolfsburg. Ieri il giocatore è arrivato a Lecce e si è sottoposto alle visite mediche. Poi il passaggio in sede, in centro città, dove ha incontrato Corvino e Trinchera e ha firmato il suo legame con il Lecce. Oggi si metterà a disposizione del tecnico Baroni e conoscerà i suoi nuovi compagni di squadra. Pongracic era rientrato al Wolfsburg dal Borussia Dortmund dove aveva giocato in prestito. Nato in Germania, a Landshut, ma di nazionalità croata, ha scelto il Lecce per misurarsi nella Serie A italiana. Nella passata stagione con la maglia del Borussia Dortmund ha collezionato 17 presenze in Bundesliga, 6 in Champions League e 10 in Europa League oltre a una presenza in Coppa di GermaniaPer Baroni si tratta di un giocatore che va a puntellare il reparto difensivo che, così, può beneficiare dell’esperienza del giocatore croato avendo respirato anche il clima della più importante competizione europea a livello di club come la Champions League. Senza dimenticare che è nel giro della nazionale croata, con la quale ha collezionato finora 5 presenze. L’ultima sua presenza risale al 29 marzo scorso contro la Bulgaria: giocò per 63’. Adesso a Baroni interessa inserirlo molto rapidamente nel contesto tattico. L’allenatore ne valuterà le condizioni fisiche e deciderà se impiegarlo già domenica sera contro l’Empoli al fianco di uno tra Baschirotto e Tuia. Il suo arrivo permette a Cetin di osservare senza fretta i tempi di recupero dal suo infortunio. Finora Baroni ha dovuto arrangiarsi con Blin e Baschirotto. Il primo è un centrocampista, il secondo è un difensore di fascia. Sebbene entrambi abbiano trascorsi nel ruolo, è chiaro che Baroni intende affidare le chiavi della difesa a due giocatori che hanno una certa confidenza, per posizione e movimenti, con quella zona di campo. Non si può prescindere da calciatori di ruolo.

Non solo Pongracic, Umtiti pista sempre calda

Per quanto riguarda Umtiti la trattativa è sempre caldissima. E oggi potrebbe essere la giornata decisiva per la fumata bianca. Si sta cercando l’intesa sui bonus che il Lecce è chiamato a riconoscere al calciatore del Barcellona. C’è ottimismo sulla conclusione positiva della trattativa. Si tratta di un calciatore la cui esperienza sarebbe importantissima per una squadra giovane come quella del Lecce. Non è tutto per la difesa. Perché Corvino e Trinchera vorrebbero affidare a Baroni un altro difensore di fascia sinistra. Pare, infatti, che il Lecce abbia avviato i contatti per Giuseppe Pezzella, 24 anni, di proprietà del Parma e nella passata stagione all’Atalanta. Finora Baroni ha puntato su Gallo mentre Frabotta è rimasto in panchina. L’arrivo di Pezzella potrebbe spingere proprio Frabotta a dare il suo addio a Lecce. A quanto pare il calciatore starebbe pensando di chiedere alla Juventus di riprenderlo e girarlo a un’altra squadra dove giocherebbe con continuità. Per il Lecce, invece, non sarebbe un problema disporre di tre elementi per la fascia mancina perché come ha detto Corvino, nel corso della stagione non bisogna mai sottovalutare gli ostacoli che potrebbero presentarsi da un momento all’altro. E tuttavia sono trascorse solo due giornate di campionato ed è troppo presto per parlare di gerarchie già stabilite dal tecnico giallorosso. Fermo restando che nessuno ha il posto assicurato e nell’arco della stagione, e della partita, gli avvicendamenti sono all’ordine del giorno. Un concetto ribadito da Baroni nella conferenza stampa di viglia della sfida contro il Sassuolo: «Bisogna pensare in sedici però vedo qualcuno che mette il musettino quando distribuisco le casacche».

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