Lecce quart'ultimo. E il calendario non aiuta. Serve la svolta

Lecce quart'ultimo. E il calendario non aiuta. Serve la svolta
di Tonio DE GIORGI
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Martedì 25 Ottobre 2022, 05:00

Cosa succede al Lecce? La squadra di Baroni nelle ultime due partite è andata a intermittenza. Contro la Fiorentina ad un buon primo tempo che poteva essere chiuso con un vantaggio più netto, ha fatto da contraltare un secondo tempo in cui la Fiorentina si è presa la scena costringendo la squadra giallorossa ad abbassare il proprio baricentro. Domenica pomeriggio a Bologna il primo tempo è stato la continuazione di un film poco piacevole. E all’Olimpico contro la Roma l’approccio non era stato dei migliori. La formazione leccese deve ritrovare la via maestra. Forse non l’ha ancora imboccata, a dire la verità. Qualche segnale l’aveva lanciato. E non è giusto, i segnali, lasciarli isolati o ignorarli. Cambiare registro. È questo l’ordine partito ieri pomeriggio alla ripresa della preparazione, e ancor prima nella pancia dello stadio bolognese dove il presidente Sticchi Damiani, negli spogliatoi, ha sicuramente espresso tutta la propria insoddisfazione facendosi portavoce pure del popolo giallorosso, dei quattro o cinquemila presenti al Dall’Ara e di tutti coloro che hanno a cuore le sorti del Lecce. Si può anche perdere, ma non così. Regalando un tempo all’avversario.

Gol presi su calcio da fermo

Bisogna migliorare nei particolari, ma questa è una musica già sentita: qualità nelle giocate, negli ultimi venti metri e, per quanto riguarda la fase difensiva, sul gioco aereo. Per la terza volta consecutiva il Lecce si fa infilare di testa: a Roma da Smalling; contro la Fiorentina da Kouame, a Bologna da Ferguson. E andando indietro, alla prima giornata, ad esempio, da Lukaku, e se vogliamo anche dalla pancia di Dumfries. Eppure i centimetri e il fisico non mancano nella zona più calda del campo: Pogracic, Baschirotto, Umtiti, senza dimenticare Hjulmand, Askildsen e Ceesay. Stesso discorso quando la squadra leccese si trova sul fronte offensivo. Servono anche i gol alternativi, ma ancora non arrivano, come pure scarseggiano le possibilità di colpire su calcio piazzato. È arrivato forse anche il momento di far rifiatare qualche interprete. Che in questa fase non riesce a dare quello che vorrebbe e che servirebbe allo spartito di Baroni. La fiamma di Banda sembra essersi spenta. E quando si riesce a limitare anche Strefezza, il più, per gli avversari, sembra essere fatto.

Cammino e calendario

Il ruolino è preoccupante: una sola vittoria, tra l’altro fuori casa. Al Via del Mare la musica deve cambiare. Si sperava di poter raccogliere di più contro Empoli, Monza (direzione della squadra arbitrale a parte), Cremonese e la stessa Fiorentina. Sono arrivati quattro pareggi. E ora il calendario è ancora più preoccupante alla luce delle ultime esibizioni di Hjulmand e compagni. Sabato prossimo il Lecce ospiterà la Juventus. Poi la truppa giallorossa andrà a far visita all’Udinese. Al Via del Mare poi arriverà l’Atalanta. Un calendario che riserva avversari che stanno attualmente tra la quarta e l’ottava posizione. E prima della pausa per il Mondiale in Qatar il Lecce sarà ospite della Sampdoria. I giallorossi sono quart’ultimi. Nessuno immaginava di galleggiare in posizioni differenti. Ma di lottare, e anche giocare, in maniera diversa, quello sì. Senza dimenticare, certo che no, che la squadra di Baroni è la più giovane del campionato.

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