Verso Lecce-Pisa, De Vitis vota i bomber: «E Coda mi somiglia»

Verso Lecce-Pisa, De Vitis vota i bomber: «E Coda mi somiglia»
di Antonio IMPERIALE
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Sabato 23 Aprile 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 18:19

Una sorta di festival dei bomber. Metti, Coda, Strefezza e Di Mariano su un fronte; Lucca, Puscas, e Torregrossa sull’altro. Lecce-Pisa, sulla via della serie A, è anche questo. Metti, a parlarne, Totò De Vitis, un bomber che di gol in serie B ne ha segnati ben 125 in 315 partite, un bomber leccese che nel Lecce non ha mai giocato, che si porta nel cuore un papà capitano giallorosso negli anni Sessanta, papà Gino, una traccia indelebile nella storia pallonara salentina, cugino di Mimmo Renna, «Via Giacomo Leopardi, zona Salesiani, casa mia», e con il figlio Alessandro, una sorta di jolly del Pisa, nato a Piacenza dove Totò De Vitis con i suoi gol portò la squadra emiliana in serie A. Un intrigo sentimentale, le corde del cuore che vibrano, fra passato, presente, il futuro possibile. «Ma io a Lecce - ti ricorda ogni volta che ne parli - ho segnato una doppietta per il Taranto e per il Lecce di Mazzone ed i suoi. Lo “Iacovone” di Taranto era squalificato, giocammo con il Genoa sul neutro leccese. Il Lecce giocava a Cagliari. Arrivò la notizia della vittoria e lo stadio esplose in un modo che mi è rimasto dentro. Era il 21 giugno del 1987. Il Lecce andò agli spareggi, in A ci andò il Cesena. Meglio evitarli i play off. Io toccherei il cielo con un dito se in A ci andassero direttamente Lecce e Pisa. Immagino che da lassù sarebbe felicissimo anche papà Gino, sarebbe un en plein, il suo Lecce ed il suo nipote Alessandro».

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I ricordi e i bomber di oggi

Ma sa anche, Totò De Vitis, oggi responsabile degli osservatori per il Sassuolo, che un’ipotesi del genere fa i conti con Cremonese, Monza, Benevento, Brescia. Così Lecce-Pisa sa tanto di “mors tua, vita mea”, in proiezione promozione diretta. Può dipendere dai bomber, dicevamo. «Il Pisa, che già contava su Lucca, al mercato di gennaio, ha portato in prestito Puscas e Torregrossa». Puscas, pagato dal Reading dieci milioni, ha già segnato in B al Via del Mare con il Palermo nel 2018. «Il giocatore rumeno ha una importante esperienza internazionale, ha girato mezzo mondo, ha giocato su scene che contano, è un nazionale, ha grande qualità, esaltata dalla fisicità, svaria sui fronti dell’attacco, prima o seconda punta, forte di testa». Torregrossa ha segnato a Lecce nel dicembre del 2019 il suo primo gol in serie A con il Brescia. Lucca sembrava già respirare, ad inizio campionato, profumo d’azzurro. «Torregrossa - dice De Vitis - è uno che ha il gol innato, un attaccante completo, sa essere spesso decisivo. Lucca era partito alla grande attirando gli occhi di tutti e accusando poi una pressione che può averlo condizionato. Ma ha un grande futuro». Allarga gli orizzonti sul fronte dell’attacco leccese, De Vitis: «Coda è forse il giocatore che mi somiglia di più, in quanto a caratteristiche. E’ un fortissimo uomo d’area che da solo fa reparto, è uno che sente il gol e lo trova da qualsiasi posizione, ha statura fisica, tecnica, è completo, manda in gol gli altri. Per lui parlano le cifre.

Ha superato i cento gol in B, ma ha segnato anche in A e merita il massimo campionato. Strefezza ha i suoi numeri e quest’anno Baroni lo sta esaltando sfruttando la straordinaria rapidità, l’imprevedibilità, la furbizia, è uno dei punti di forza, sta disputando un grande campionato, si è superato nelle realizzazioni, Di Mariano ha iniziato benissimo ed è stato determinante prima di appannarsi forse per via delle condizioni fisiche, ha notevoli potenzialità, può essere decisivo in questo finale».

Famiglia ed emozioni

Detto dei bomber, De Vitis è convinto che la gara sarà decisa a centrocampo. «Qualsiasi partita dipende essenzialmente dalla zona centrale. E Lecce e Pisa hanno giocatori importanti e ricambi giusti che Baroni e D’Angelo sanno utilizzare. I centrocampisti sapranno filtrare le manovre di due attacchi così potenti, alleggerendo le difese, e gestire in modo intelligente la gara». Giura di non aver ancora parlato della partita con il figlio Alessandro, che giocherà contro la squadra del nonno Gino. «Lo stanno utilizzando un po’ in tutti i reparti. Non si farà vincere dall’emozione». Il Via del Mare? «Trascinerà la squadra. Lecce e Pisa hanno in comune due grandi tifoserie. E si faranno sentire anche i tifosi pisani. La vittoria avrà una straordinaria importanza in un campionato di B davvero insolito. Non ricordo mai tante squadre di valore così in corsa sino alla fine».

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