Lecce-Monza e il calcio delle polemiche. Dove sbaglia il Var?

Lecce-Monza e il calcio delle polemiche. Dove sbaglia il Var?
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Lunedì 12 Settembre 2022, 20:04 - Ultimo aggiornamento: 13 Settembre, 17:48

La sesta giornata di campionato passa alla storia per la domenica nera del Var, lo strumento che dovrebbe semplificare il gioco del calcio e ridurne al minimo le sviste. La strada, in tal senso, sembra essere ancora in salita. C'è chi sostiene, poi, che l'ultima giornata abbia messo in discussione l'intera credibilità dello strumento tecnologico. Registrate proteste da una parte e dall'altra anche allo stadio "Via del Mare" di Lecce, in occasione di Lecce-Monza 1-1, con i giallorossi di mister Baroni che reclamano due rigori per altrettanti falli di mano. Il più evidente al 72' quando il Lecce chiede il penalty per un intervento di mano, appunto, del calciatore brianzolo Molina, ma il fischietto piemontese Pairetto non ne ravvisa gli estremi. Decisione confermata anche dal Var che non induce l'arbitro a rivedere l'episodio. Nel finale situazione simile, questa volta per un presunto fallo di mano di Pablo Marì C'è pure il tocco del giallorosso Hjulmand sul quale a protestare è il Monza. La cosa certa, che gli sportivi - anche quelli protesi più verso il gioco che verso le proteste - hanno capito da un po' di tempo a questa parte, è che sui falli di mano il Var interviene sempre. Lo stabilisce il protocollo. La domanda, invece, che i tifosi del Lecce si pongono è la seguente: perché il Var, che interviene sugli episodi - in quanto falli di mano - rispettando quindi il protocollo, non dice al direttore di gara di rivederli prima di prendere una decisione? Per gli esperti moviolisti nazionali il ragionamento di chi è al Var sarebbe stato questo: "Arbitro, hai visto bene, non è rigore".

Una ricostruzione che divide addetti ai lavori e tifosi, generando sempre più dubbi, incertezze, perplessità. Eppure il calcio resta sempre fenomeno di massa.

 
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