Lecce, dopo cinque mesi Gabriel di nuovo imbattuto. Segnali positivi dalla fase difensiva

Il portiere Gabriel
Il portiere Gabriel
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 13 Settembre 2021, 05:00

Ci sono voluti cinque mesi per tornare a chiudere una partita senza gol al passivo. Per trovare l’ultima imbattibilità in campionato del portiere brasiliano Gabriel, da tre stagioni a questa parte eletto guardiano della porta giallorossa, bisogna infatti risalire al match in trasferta del 5 aprile scorso a Pisa terminato con la vittoria degli uomini di Corini per 1-0. Un blitz griffato da Coda con un tiro dagli undici metri. Nelle successive dieci partite, otto dello scorso campionato e due di quello da poco cominciato, il Lecce ha sempre subito gol dagli avversari, addirittura 16 e di questi ben 4 nelle prime due gare del campionato cadetto 2021-2022. Senza dimenticare la rete incassata a Parma in Coppa Italia. Quello della fase difensiva è un problema di vecchia data, emerso prepotentemente nel periodo della gestione tecnica di Fabio Liverani (soprattutto nell’anno della serie A) e mai risolto dal suo successore Eugenio Corini.

Il lavoro di Baroni

Il responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino all’inizio di questa stagione ha individuato in Marco Baroni il medico giusto per far guarire la squadra. Solo che nelle prime uscite ufficiali, in Coppa Italia prima e in campionato successivamente, Lucioni e compagni hanno mostrato gli stessi difetti del passato. Emblematica la situazione che si è verificata a Cremona, nella gara d’esordio: due dei tre gol dei lombardi sono arrivati su ripartenze nate da corner a favore della squadra giallorossa. Proprio come accadeva ai tempi di Liverani.

Ecco perché la prestazione fornita nel big match del Vigorito, al cospetto di una squadra destinata a lottare fino alla fine per il salto di categoria, ha fatto tirare a tutti un grande sospiro di sollievo. Ai mitraglieri sanniti, il Lecce ha concesso solo poche briciole, frutto più che altro di errori dei singoli calciatori. E ci può stare tenuto conto della qualità degli avversari. Ora non si può assolutamente pensare di aver risolto di colpo tutti i problemi inerenti la fase difensiva, la prestazione di Benevento può rappresentare però la base da cui partire per cercare di migliorare ulteriormente con il passare del tempo.

Calabresi in vetrina

Un’annotazione sugli interpreti della linea di difesa. L’ex azzurro Calabresi, entrato in campo all’inizio del secondo tempo al posto dell’infortunato Gendrey, ha mostrato qualità interpretative del ruolo che al francese ancora mancano, anche per una questione anagrafica. Sull’altro versante invece Tony Gallo con la sua prestazioneha inteso mandare una chiaro messaggio ai naviganti, nella fattispecie Barreca e Vera: per rubargli il posto da titolare bisognerà sudare le proverbiali sette camicie. Buon per Baroni che attende segnali importanti anche dai centrali fin qui mai utilizzati a cominciare da Bjarnason e proseguendo con Dermaku e Meccariello. Ora testa alla sfida di sabato con l’Alessandria.

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