Lecce e Corvino, tutto sui giovani

Lecce e Corvino, tutto sui giovani
di Tonio DE GIORGI
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Sabato 11 Giugno 2022, 05:00

Sono trascorsi 35 giorni dalla sera in cui il Lecce ha festeggiato la promozione in serie A. Tra gli artefici Pantaleo Corvino, il regista di questa ultima promozione. Programmata, ma non scontata. Un anno fa il dirigente giallorosso lavorava su una squadra provata mentalmente. Superata clamorosamente sul rettilineo finale e poi parcheggiata in semifinale play off dal Venezia. Ha lavorato tanto Corvino. Dalla base. Sostituendo quella che era stata una scelta ponderata, ma last minute. Così è ripartito da Baroni, con il quale il fidanzamento proseguirà anche quest’anno, nei prossimi mesi in serie A. Al tecnico giallorosso affiderà le chiavi di una macchina più potente cercando di lasciare gli ultimi posti agli avversari. Ovunque sia stato Corvino ha lavorato su tutto. Il suo progetto va dal settore giovanile alla prima squadra. Curando tutti i dettagli che possono rappresentare quelle leve per dare slancio e fiato al proprio programma tecnico.

In due stagioni ha centrato la promozione e la salvezza della Primavera 1 nel massimo campionato giovanile. E la promozione della Prima Squadra in Serie A. Un programma che poggia le sue fondamenta su quel patrimonio tecnico che Corvino ha lasciato in dote ai suoi club. Come? Scommettendo su giovani di prospettiva. Su calciatori in cerca di riscatto. Su altri ai quali ha regalato speranze e nuovi orizzonti. Il suo primo ciclo in giallorosso, fino al 2005, è fatto di vittorie, soprattutto. Di scommesse vinte e altre perse. È tornato al Lecce con l’intento di ripercorrere le proprie tracce e possibilmente migliorarsi. Intanto, come ricordato, ha riportato il Lecce in Serie A. E la dirigenza, riconoscendo il lavoro fatto dal dirigente salentino, ha prolungato il rapporto con Corvino fino al 2025. Ora è tornato in Serie A. Mancava da qualche anno e ci ritorna con il Lecce. A lui il compito di mettere in piedi una squadra che possa lottare fino in fondo per la Serie A. Un compito arduo perché lo deve fare con le risorse economiche che dispone la società presieduta da Saverio Sticchi Damiani e con le idee di Corvino e Trinchera.

Le direttrici sono a tutti note: niente spese folli, in linea con il profilo della società e con le sue esigenze. E calciatori di proprietà. Ma, si sa, non può essere così al cento per cento perché, alla fine, si dovrà ricorrere a qualche prestito. Soprattutto se il calciomercato presenterà più ostacoli del previsto. Corvino e Trincherà potrebbero derogare da quelle che sono le linee guida ormai rimarcate all’infinito. In fondo è già accaduto anche durante il mercato di riparazione dello scorso gennaio quando alla corte di Baroni arrivarono il portiere Plizzari e l’attaccante Ragusa. Si potrebbe magari ancora ricorrere a qualche prestito secco o varianti, se possibile, con formule anche vantaggiose per il sodalizio giallorosso. Il panorama giovanile italiano è interessante e merita la vetrina di un campionato fortemente inflazionato dalla presenza di giocatori stranieri. Quei giovani che magari non sono ritenuti pronti per le grandi squadre potrebbero soddisfare la propria fame di calcio in club su misura per la loro età. La Juventus, ad esempio, di questi giovani ne ha diversi: Dragusin, Frabotta, Fagioli, Ranocchia. Forse qualcuno potrebbe fare al caso del Lecce. Intanto questa sera a Vernole, dove Corvino è nato e vive, alle ore 20.30 in Piazza Vittorio Veneto, nel corso della manifestazione “Serata Giallorossa” verranno conferiti tre premi “Città di Vernole” all’U.S. Lecce, al responsabile dell’Area Tecnica Pantaleo Corvino e al direttore generale dell’Area amministrativa Giuseppe Mercadante. Alla serata parteciperanno i soci e i dirigenti del club giallorosso.

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