«Lecce, conta l’idea di gioco». Primo bilancio del tecnico Baroni

«Lecce, conta l’idea di gioco». Primo bilancio del tecnico Baroni
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Mercoledì 6 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:16

Il primo test precampionato è sempre quello che indica a un tecnico la strada da percorrere e ciò che serve per iniziare a camminare sul pianeta Serie A. L’amichevole del Lecce di ieri è stata la prima a tutto campo ed è servita al tecnico Marco Baroni a tirare le prime somme dopo un periodo di preparazione durato sei giorni. «Le impressioni sono buone perché la squadra è dedica al lavoro - commenta il tecnico giallorosso -. Il nostro si è sviluppato con un test sulle qualità fisiche, poi abbiamo lavorato sulla parte aerobica, poi abbiamo provato a spingere. Alleno una squadra giovane che ha entusiasmo»Dopo gli addii di Gabriel, Lucioni e Coda c’è sempre molta curiosità per vedere all’opera i nuovi arrivati nel ritiro trentino di Folgaria, anche se il test di allenamento contro i dilettanti del Postal non era dei più probanti. «Stiamo cercando tutti insieme di accelerare l’inserimento dei nuovi sia da un punto di vista del gruppo, ma anche per quanto riguarda l’assimilazione del nostro progetto tattico. Però vedo in loro grande disponibilità, questa è la cosa più importante. È chiaro che è presto per dare delle valutazioni, ma quando c’è la disponibilità si è sulla strada buona. Abbiamo cercato di prendere ragazzi che abbiano grandi motivazioni e si mettano in discussione».

Nuova avventura

Da un lato il Lecce collaudato e vincente della passata stagione senza tre senatori, dall’altro gli arrivi di Brancolini, Frabotta e Ceesay che ieri hannoo debuttato con la casacca giallorossa. Primi giorni di ritiro utili per cementare i rapporti anche fuori dal campo e raggiungere quel l’intesa necessaria per far scorrere senza intoppi le idee del tecnico. Che aggiunge: «Questo è un periodo particolare, che magari può togliere un po’ di attenzione a causa di un mercato lunghissimo. Tutti noi, però, riserviamo grande attenzione per il lavoro e da questo punto di vista cerchiamo di tenere alta la concentrazione». Il discorso si sposta sul modulo, il 4-3-3 da cui il Lecce vuol ripartire. «Se una cosa funziona la portiamo avanti - dice ancora Baroni - ma io non credo nella staticità dei moduli, specialmente quest’anno che necessitiamo di fare un calcio dinamico, di compattezza, di aggressione perché la categoria lo richiede ancora di più». E sui “nuovi” Baroni entra nello specifico. Ceesay ha fatto intravedere di che pasta è fatto, Frabotta ha giocato la seconda parte di gara: «Frabotta è un ragazzo molto disponibile - continua -, vedo in lui tanta voglia, sa che per lui è una stagione determinante e gli daremo il tempo necessario per entrare in gruppo con la giusta determinazione».

Spogliatoio, leader, idea di gioco

E un allenatore chiamato a lavorare con gli uomini che ha a disposizione magari, in questo, periodo può essere aiutato pure da idee e intuizioni da tenere nel cassetto e sviluppare strada facendo. «Questo fa parte del calcio - sostiene ancora Baroni -, di un salto di categoria, ci sino tante situazioni che determinano dei movimenti di mercato. Prepariamo un campionato difficile e complicato, lo vogliamo fare nel migliore dei modi»Detto di chi ha cambiato casacca, tra i compiti di Baroni c’è pure quello di individuare un nuovo capitano, meglio un nuovo leader. «Nel calcio il leader deve essere intanto il progetto tecnico, con una forte identità - ribatte il tecnico -. Anche in un campionato difficile. Si può fare, si deve fare se si vuole mantenere questa categoria. Poi in uno spogliatoio ci sono tanti piccoli leader. L’idea di gioco è la cosa più importante, quella che conta di più. Poi ognuno deve interpretare tutto con attenzione e partecipazione. Ripeto, intanto ricerchiamo rispetto, voglia, partecipazione, attenzione. È già un ottimo punto di partenza».

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