Recuperare energie fisiche e mentali: i giallorossi preparano l’assalto ai playoff

Recuperare energie fisiche e mentali: i giallorossi preparano l’assalto ai playoff
di Tonio DE GIORGI
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Venerdì 14 Maggio 2021, 05:00

Lavori in corso in casa Lecce. Si prepara la doppia semifinale play off. La strada verso la Serie A è tracciata. Un percorso ripido che i giallorossi devono affrontare con tutte le proprie forze per attraversare quella porta da cui il club leccese è uscito neanche un anno fa. Con tanti rimpianti. L’impresa di ritornarci passando dall’ingresso principale è sfuggita nelle ultime giornate, nell’ultimo tratto di campionato in cui il Lecce doveva mantenere quella posizione di vantaggio che aveva faticosamente e meritatamente conquistato. 
Nelle ultime quattro giornate, invece, i giallorossi hanno perso punti e accumulato tentennamenti demolendo parzialmente quelle convinzioni che avevano fatto decollare la formazione di Corini. Il tecnico giallorosso ha dichiarato che nelle ultime giornate la squadra ha smarrito quelle certezze che per buona parte del girone di ritorno hanno rappresentato una fibra vitale. 

Il dispendio di energie fisiche e mentali

Corini adesso deve ripartire da coloro che sono risultati gli interpreti più continui e convincenti del suo spartito tattico. Alla lunga, forse, proprio l’autonomia di alcuni calciatori, il loro dispendio di energie per la ricorsa al secondo posto, ha inciso nelle ultime decisive quattro giornate sul rendimento generale della squadra. Il tutto sommato a un serbatoio di risorse in panchina che non ha fornito le garanzie attese. A tal proposito, prima della sfida di Monza, Corini dichiarò: «Penso che chi sia entrato dalla panchina nelle ultime due partite in casa abbia spinto la squadra ad attaccare fino agli ultimi secondi di gara – precisa -, non sempre i cambi possono risultare decisivi, ma chi è subentrato ha avuto un atteggiamento corretto. A volte sulla partita si ha un impatto più qualitativo, altre volte no». Sottolineando pure che la scalata alla classifica di serie B ha richiesto uno sforzo abnorme.

Ambiente deluso

Sicuramente le attese per gli arrivi di gennaio sono andate un po’ deluse. Non per tutti, chiaramente. Hjulmand è stata una piacevole sorpresa. Il danese, 21 anni, ha conquistato subito la fiducia di Corini. Ed è stato sempre titolare tranne che nella sfida contro il Frosinone causa squalifica e contro la Salernitana perché, rientrato in extremis dagli impegni con la nazionale Under 21 danese, partì dalla panchina.

Per restare al reparto di centrocampo, lo stesso non si può dire di Nikolov. Il giocatore macedone, anche lui arrivato a gennaio, mai si è visto in campo dal primo minuto tranne che nella partita di Empoli dove è rimasto in campo fino al 33’ del secondo tempo. In difesa, invece, Corini si è affidato sempre al solito blocco composto da Maggio e Gallo esterni, Lucioni e Meccariello centrali. Dermaku sceso dalla Serie A è stato poco utile alla causa per i suoi problemi fisici. 

L'apporto del mercato di gennaio

E a gennaio, sempre dalla Serie A, è arrivato Pisacane che ha giocato dal primo minuto solo tre volte. Non si può dire lo stesso di Maggio, al quale Corini ha dato sempre la maglia da titolare facendolo rifiatare solo a Empoli, ultima giornata. E poi l’attacco. Coda ha segnato 22 gol grazie ai quali si è laureato, per la prima volta nella sua carriera, capocannoniere di Serie B. Nelle ultime tre giornate si è presa una pausa, ma Corini lo aspetta per tornare a recitare il ruolo di leader che ha sempre avuto. E spera di avere quel Pettinari che ha fatto coppia con Coda schermando per un periodo le difficoltà di Corini di pescare dalla panchina efficienti alternative offensive. Oggi il tecnico giallorosso aspetta nuove risposte da vecchie certezze. 

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