Sticchi Damiani: "Il Lecce è aperto all'ingresso di nuovi soci stranieri"

Corvino, Sticchi Damiani e Trinchera
Corvino, Sticchi Damiani e Trinchera
di Tonio DE GIORGI
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Venerdì 3 Settembre 2021, 05:00

Un incontro con la stampa utile per fare il punto della situazione al termine della sessione estiva della campagna trasferimenti. Ad intervenire nella sala stampa “Sergio Vantaggiato” dello stadio Via del Mare il presidente Saverio Sticchi Damiani, il direttore generale dell’area tecnica Pantaleo Corvino e il direttore sportivo Stefano Trinchera. «Si è chiuso un mercato in cui abbiamo fatto passi avanti - ha detto in apertura il presidente del Lecce -. Abbiamo abbassato l’età media e avviato una nuova politica: quella di acquisire giocatori a titolo definitivo. È stato un mercato dispendioso e per questo voglio ringraziare Corvino e Trinchera. Si è lavorato pure sulla Primavera per la quale abbiamo ingaggiato dieci elementi a titolo defintivo. La nostra maggiore squadra giovanile si è arricchita di talenti provenienti da tutto il mondo. Per tornare alla prima squadra, abbiamo allestito una compagine forte, competitiva per un torneo che non ricordo mai così competitivo che ha beneficiato pure di calciatori scesi dalla Serie A; negli anni scorsi questo era un fattore meno incidente sulla serie cadetta. Voglio sottolineare che lottare per il vertice e per non retrocedere passa attraverso i dettagli. Pertanto, dovremo indossare l’elmetto e sarà fondamentale l’aiuto del nostro pubblico». Il massimo dirigente del club giallorosso ha voluto parlare anche di questioni societarie. «Il nostro sodalizio - ha ribadito - è aperto all’avvento di soci stranieri in una politica di rafforzamento del club. Però, per la posizione geografica della città, non abbiamo trovato finora grande riscontro. Restiamo aperti a qualsiasi collaborazione come sta avvenendo per qualche squadra di Serie B. Penso al Como che abbiamo affrontato domenica scorsa, che ha una proprietà americana, importante». Ecco alcuni numeri della campagna trasferimenti. «Tra acquisizioni e stipendi sono stati spesi 650 mila euro. Con il ricavato della vendita di Henderson abbiamo provveduto a fare acquisizioni onerose, in particolare quelle di Blin, Strefezza e Gargiulo. Il monte ingaggi si è ridotto del 25 per cento circa, il nostro obbiettivo era tra il 30 e il 40, non siamo lontanissimi. Ma stiamo lavorando alla risoluzione dei contratti di un paio di giocatori e magari storneremo quello di Corini se dovesse trovare squadra».

Il caso Falco

Infine fa un passaggio su Falco. «Non abbiamo ancora incassato i primi due step economici dalla Stella Rossa per circa un milione di euro - ha detto Sticchi Damiani -. Il Tribunale internazionale della Fifa ha condannato la Stella Rossa al pagamento del corrispettivo già maturato, e delle penali previste con relativi interessi».

Il punto di Corvino

Corvino è un fiume in piena. Ne ha lette e sentite tante dal 1 luglio al 31 agosto. Anche i fischi di domenica sera. «I tifosi da tastiera non mi interessano - dice - e i fischi di domenica non erano di contestazione, ma era un ulteriore atto di amore verso la squadra. Da un anno ci stiamo sforzando di fare tanto. Gli obiettivi si raggiungono con le idee: ringiovanire e patrimonializzare con un sano equilibrio finanziario. Il nostro è un progetto triennale ma nella passata stagione siamo andati vicinissimi ad accorciare i tempi. Ed era solo il primo anno». Poi un accenno ad un tema molto presente sui social. «Mi si rimprovera della mancanza di salentinità nella programmazione. Rispondo che per me parla la mia storia«. Corvino torna pure su un argomento che sembra non abbia convinto ancora molti: il motivo dell’esonero di Corini. «L’avevo già spiegato: il Lecce non poteva essere la squadra con la difesa più “bucata” dopo quell dell’Entella. E se dopo un anno non era riuscito a migliorare la situazione, non lo avrebbe fatto neanche in seguito. L’ho cambiato nell’interesse del Lecce». E poi sciorina numeri, come è nel suo stile. «Abbiamo fatto 12 acquisizione senza aspettare l’ultimo giorno - aggiunge -. Su 12 giocatori arrivati otto sono italiani e quattro stranieri. E i due islandesi sono nazionali. Noi guardiamo nei posti in cui ci sono le opportunità. Su 14 uscite ne abbiamo fatte 12. Benzar e Pisacane sono in esubero: con loro stiamo trattando la rescissione contrattuale. Gli altri due, Meccariello e Paganini, tornano in gruppo e deciderà il mister se sono meritevoli di restare».

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