Si scrive Massimo Coda, si legge bomber di razza. L’attaccante del Lecce continua a far parlare di sè anche quando resta a secco, come è accaduto sabato scorso a Frosinone. Merito del portiere gialloblù Ravaglia, abile a respingere in tuffo un destro incrociato del centravanti di Cava de’ Tirreni altrimenti destinato a finire nel sacco. E sarebbe stato probabilmente il gol della vittoria per il Lecce che, per tre-quarti di partita, ha risentito maledettamente dell’assenza del suo bomber sul rettangolo verde, costretto a partire dalla panchina per problemi di natura muscolare. Senza nulla togliere al suo sostituto, Marco Olivieri, con l’ingresso di Coda la musica in campo è cambiata e la squadra di mister Baroni ha sfiorato più volte la rete.
Come Immobile
In attesa del prossimo gol, Coda può consolarsi con lo scettro di calciatore italiano più prolifico del 2021, un primato condiviso con un collega illustre del calibro di Ciro Immobile, centravanti della Lazio e dell’Italia campione d’Europa di Roberto Mancini. Da gennaio di quest’anno e fino al match con il Parma, Massimo Coda ha messo a segno la bellezza di 22 reti, 14 realizzate nella passata stagione e le restanti 8 in quella in corso. Numeri importanti che non sorprendono più nessuno: Coda è un lusso per la categoria e una garanzia per il Lecce che sogna di riconquistare la serie A grazie anche alle prodezze del suo attaccante migliore.
Gran finale d'anno
Da qui alla fine del 2021 restano da giocare altre sette partite del campionato di serie B, di conseguenza Massimo Coda ha la possibilità di consolidare il suo primato e, chissà, forse di staccare Immobile. Una sfida tutta campana considerato che il centravanti della Lazio è nato a Torre Annunziata. La cosa essenziale in questo momento è ritrovare la condizione fisica migliore perché - come ha detto la gara di Frosinone - con Coda in campo è proprio un altro Lecce.
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