Il presidente Sticchi Damiani e la programmazione: «Il “Progetto Lecce” poggia su basi solide»

Il presidente Sticchi Damiani e la programmazione: «Il “Progetto Lecce” poggia su basi solide»
di Antonio IMPERIALE
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Venerdì 24 Settembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 10:10

I sogni fioriscono sul tappeto verde dell’Acaya Golf Club. I sogni di un Lecce che ha tanti sorrisi in più, dopo il terno secco di Crotone, alla vigilia della partenza per Cittadella. E Baroni incita «i gol, i gol, dovete segnare sempre», anche se è solo allenamento. Corrono con entusiasmo i suoi ragazzi e i giornalisti, seduti ai bordi del campo, ne respirano la voglia di farcela, l’impegno a fare sempre e comunque sul serio, a dare il massimo.
Il Lecce ha voluto svelarsi dentro, nell’animo dei suoi protagonisti, dal presidente Saverio Sticchi Damiani, e dai dirigenti presenti, al direttore generale Pantaleo Corvino, al direttore sportivo Stefano Trinchera, a tutti coloro che lavorano dietro le quinte, dallo staff medico ai collaboratori tecnici, a tutti, nessuno escluso, e naturalmente a Baroni che proietta il sorriso felice sul viaggio in Veneto, ai suoi giocatori. Il Lecce si racconta, dopo l’accoglienza di Andrea Ferrante, responsabile della comunicazione e dell’addetto stampa Dario Sanghez, in una giornata di sole, ai giornalisti che sono intervenuti sull’invito della società giallorossa decisa a farsi conoscere sino in fondo, dalla sua gente, nel periodo nel quale quel rapporto quotidiano al Via del Mare che faceva sentire tutti più vicini è solo un ricordo. 

Un nuovo modo di comunicare

Era un progetto al quale stava lavorando già da tempo la società giallorossa. «Ci pensavamo già dopo l’esperienza in Olanda nella partita contro l’Heerenven - dice il presidente Saverio Sticchi Damiani -. Volevamo mostrare la nostra casa, dove vive il Lecce, dove facciamo il possibile per costruire i nostri talenti, valorizzarli». Una “casa” che affascina e spiega i segreti per il presente e per il domani, con i suoi splendidi campi di allenamento, la palestra superattrezzata, la sala massaggi, gli spogliatoi, e ancora spazi, strutture, per fare il meglio. «L’avevamo già programmata prima della trasferta di Crotone, a prescindere dal risultato magari ai possibili riflessi del risultato - puntualizza il presidente -. Guai a pensare che i problemi siano risolti, il campionato è lungo. Basti pensare ai risultati delle altre. Ci interessava, però, far vedere la struttura che abbiamo realizzato, con un legame per un rapporto pluriennale, che comporta notevoli sforzi. Questo è parte del progetto che poggia su basi solide. Fa piacere vedere giocatori provenienti da società importanti restare colpiti, meravigliati di quanto si è fatto.

Contiamo su una sala medica della quale siamo orgogliosi, realizzata con un grande investimento come siamo orgogliosi del nostro staff medico». 

Le struttura e le prospettive 

Eccolo, il dottor Giuseppe Congedo che spiega che «abbiamo un gran parco di macchine elettro medicali di prima qualità». Macchine che consentono diagnosi e terapia preziose per il recupero degli infortunati. Ecco lo staff con fisioterapisti, osteopata, nutrizionista, podologo. Il presidente Sticchi Damiani sottolinea che il direttore generale Pantaleo Corvino è stato un grande artefice di questa struttura. E Leo da Vernole dice che «con le risorse a disposizione bisogna garantire gli equilibri, farsi venire le idee, tradurle in pratica. Siamo stati con la prima squadra ad un passo da raggiungere un traguardo anticipato; nel settore giovanile, dopo un solo anno siamo tornati nell’Olimpo del calcio dei giovani, con la Primavera imponendo il modello Lecce come vent’anni fa, quando lasciai sette giocatori per la prima squadra. Di nuovo il modello Lecce come a suo tempo il modello Casarano e di recente il modello Fiorentina». E si annuncia un altro open day proprio riservato al settore giovanile. Alla fine tutti a tavola, per continuare a parlare del presente e del domani possibile.

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