Kastriot Dermaku ritorna sulla scena che lo ha visto recitare come una comparsa nella passata stagione. Convinto di poter avere un ruolo da protagonista ora che ha messo finalmente alle spalle un infortunio che lo ha tormentato per tutto il campionato. Il ritorno a Parma, alla fine della scorsa stagione, solo per chiudere l’esperienza con la società emiliana. Il Lecce lo ha voluto di nuovo (a titolo definitivo, ndc). Lui ha voluto il Lecce. Tutto bene fin qui. Non resta che attendere la risposta del campo, ma chi lo conosce bene, come il direttore sportivo del Lecce Stefano Trinchera. È pronto a scommettere sul difensore italo albanese che ha firmato un contratto triennale.
L'infortunio è alle spalle
«È reduce da una stagione poco fortunata per lui a causa di un infortunio che gli ha impedito di dimostrare tutto il suo potenziale – ha detto il dirigente giallorosso Stefano Trinchera -. Un infortunio finalmente e completamente superato. Un ragazzo a cui io mio sento particolarmente legato perché ha condiviso con me due annate splendide a Cosenza raggiungendo traguardi straordinari e oggi siamo contenti, tutti, da Corvino alla società, allo staff tecnico, di averlo riportato a Lecce perché è un ragazzo che io, più di altri, posso descrivere come un ragazzo che dal punto di vista umano e tecnico ci può dare una grandissima mano e proprio per la stagione poco felice che ha vissuto lo scorso anno ha una gran voglia di rivalsa e una motivazioni molto forti. Spero possa fare grandi cose». E il difensore, nel giorno della sua presentazione bis, racconta a che punto è la sua fase di recupero. «L’anno scorso mi sono portato dietro questo infortunio che questa estate ho curato e sono guarito – racconta -, poi con il Parma abbiamo deciso di fare una ricondizione atletica a Bologna, all’Isokinetic. Da un paio di settimane sono lì per trovare la condizione fisica migliore. Siamo al termine di questo percorso, non so esattamente quanto tempo manchi alla conclusione, forse dieci giorni o due settimane per rientrare definitivamente in gruppo e al passo dei compagni. Lì sto lavorando – ribadisce – per trovare la migliore condizione fisica.
Voglia di riscatto e gli obiettivi con Lecce e Albania
Marco Baroni lo attende per un campionato partito da due giornate. «È come sempre difficilissimo – continua -, quest’anno forse lo è ancora di più perché ci sono tantissime squadre che si rafforzate e il libello è molto alto. Secondo me è ancora più difficile dell’anno scorso. Oltre al Monza, ci sono Parma, Benevento, Crotone, che vengono dalla Serie A e con voglia immediata di risalita. Noi daremo sempre il massimo per cercare di arrivare più in alto possibile e poi tirare le somme pian piano». Per la sua seconda esperienza a Lecce ha scelto il numero 44, la metà di 88, l’anno di nascita di suo fratello Robert. Tra gli obiettivi di Dermaku quello di tornare nella nazionale albanese. «Sicuramente – ammette -, purtroppo l’anno scorso ho saltato anche le convocazioni, l’ultima volta che Reja (ex tecnico del Lecce, ndc) mi chiamò fu a ottobre. Speriamo di poterne fare parte di nuovo perché è sempre un’emozione indescrivibile poter rappresentare il proprio paese e giocare ad alti livelli anche lì contro squadre fortissime. Intanto penso al Lecce, mi sento parte del progetto, era mia intenzione legarmi a titolo definitivo al Lecce. Ho visto la squadra in Coppa, a Parma. È stata una grande partita – conclude -. I presupposti ci sono, peccato per le prime due partite, però possono essere utili per trovare cattiveria ed equilibrio in un torneo lunghissimo. Dagli errori bisogna imparare e prendere sempre gli aspetti positivi in ogni fase del campionato».