Sticchi Damiani: tra squadra e tifosi simbiosi perfetta, presto un nuovo socio nel Lecce

Saverio Sticchi Damiani
Saverio Sticchi Damiani
di Lino DE LORENZIS
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Giovedì 25 Febbraio 2016, 12:10 - Ultimo aggiornamento: 14:54
Presidente Sticchi Damiani, la vittoria di sabato contro il Foggia ha restituito l’entusiasmo a tutto l’ambiente che circonda il Lecce. È soddisfatto?
«Molto. Quel successo ha un doppio valore: anzitutto per la classifica che ora ci vede al secondo posto alle spalle della capolista Benevento, poi perché ha definitivamente sancito la forte simbiosi tra squadra, società e tifosi. La gente del Salento, e non solo, ha recepito la mission di questo gruppo societario: far sì che ogni singolo sostenitore del Lecce torni a riappropriarsi della sua squadra del cuore. L’abbiamo sempre detto e non ci stancheremo mai di affermare che la squadra di calcio è un bene del territorio e di conseguenza appartiene alla sua gente».
Cosa ha apprezzato di più nella gara di sabato scorso?
«La determinazione, la voglia e la convinzione con cui i ragazzi sono scesi in campo per affrontare la squadra che, a detta di tutti, esprime il miglior calcio del girone ed è una delle più autorevoli candidate per la promozione diretta in serie B. Il mister e i calciatori volevano ottenere la vittoria che poi è arrivata a coronamento di una prestazione di grande spessore. E mi permetta di aggiungere che è stata veramente la vittoria del gruppo inteso come tecnico, squadra, società e tifosi».
Teme che tutto questo entusiasmo possa nuocere alla squadra?
«I tifosi è giusto che siano entusiasti perché con il loro calore trasmettono soltanto positività ai ragazzi. Mister e calciatori però le posso assicurare che hanno già voltato pagina. L’ho verificato di persona martedì mattina alla ripresa degli allenamenti: ho percepito subito che il gruppo è concentrato sulla prossima sfida di Ischia. Sulla carta può sembrare facile mentre nasconde mille insidie; se nell’ultimo turno casalingo la squadra isolana ha battuto il Catania 2-0 con pieno merito significa che sul proprio terreno l’Ischia si trasforma ed è in grado di far male anche alle grandi del campionato. Quindi, mister Braglia ed i ragazzi ai proclami preferiscono parlare con i fatti».
Ritiene che la lotta per la vittoria del campionato sia ormai solo un discorso tra le attuali prime cinque in classifica?
«Penso di sì. A parer mio Benevento, Lecce, Foggia, Cosenza e Casertana sono tutte sullo stesso livello anche se i sanniti sono leggermente favoriti rispetto alle rivali per due aspetti: intanto perché hanno tre punti di vantaggio sul secondo posto e poi perché stanno bene fisicamente come hanno dimostrato anche domenica scorsa a Monopoli».
E il Lecce ci crede?
«Posso dire che la squadra lotterà con tutte le proprie forze per arrivare più in alto possibile. Le buone intenzioni però non danno la certezza di arrivare primi o di centrare i play off. Noi comunque siamo molto sereni anche nell’eventualità che si verifichi la peggiore delle ipotesi perché in questa stagione si è costruito molto. Di conseguenza, si ripartirebbe da basi solide».
E con Braglia al timone della squadra?
«Il lavoro che sta facendo il nostro allenatore è sotto gli occhi di tutti. E aggiungo pure che ho grande stima di Piero Braglia anche come uomo e come persona».
Parliamo della società: può considerarsi ormai definitivo l’organigramma oppure ci saranno novità?
«I primi mesi sono stati di assestamento, ma anche grazie al grande lavoro di Enrico Corrado e di Alessandro oggi si è creato una compagine societaria molto affiatata e con una identità ben precisa per cui, a questo punto, l’assetto è definitivo... salvo sorprese».
Sorprese?
«Sì, non escludo infatti ci possa essere nei prossimi mesi l’ingresso di un nuovo imprenditore che si è molto appassionato al progetto. Locale? No, non è salentino ma la prego di non farmi aggiungere altro, non è questo il momento per parlarne. Mi permetta invece di sottolineare un altro aspetto importante: in questa nuova società ci sono ruoli ben definiti e si lavora in totale sintonia. Questo per rispondere a chi all’inizio paventava contrasti interni che in realtà non sono mai esistiti».
I tifosi cominciano ad apprezzare il vostro lavoro...
«Mi fa piacere, in verità abbiamo modo di constatarlo quotidianamente incontrando la gente per strada, nei locali pubblici, negli uffici. Questa società ha dato vita ad una politica di marketing ben precisa: far riavvicinare i tifosi per noi non significa aumentare gli introiti bensì consentire ad ognuno dei nostri sostenitori di sentirsi partecipe di questo progetto. L’ultima iniziativa è quella relativa alla maglia ufficiale per la prossima stagione: abbiamo voluto che fossero proprio i tifosi a sceglierla attraverso un sondaggio sui social network. Colgo l’occasione per fare una precisazione importante a proposito dello sponsor tecnico: abbiamo ereditato dalla vecchia proprietà un contratto con Legea che dovremo onorare fino alla naturale scadenza (30 giugno 2017, ndr)».
Presidente, si è parlato del possibile ingresso nel club di Sergio Brio cui verrebbe affidato il compito di curare i rapporti con i tifosi: cosa c’è di vero?
«Effettivamente c’è stata una chiaccherata con Sergio, una persona squisita oltre che un grande conoscitore del mondo del calcio. Lui si è detto disponibile a collaborare con la nuova società, ha tanto entusiasmo e ci ha detto che sarebbe ben felice di occuparsi dei rapporti tra il club e i tifosi. Ora però è prematuro fare qualsiasi ragionamento in tal senso».
Cosa c’è di nuovo sul ricorso in Appello della Casertana?
«Oggi scadono i termini per la presentazione dell’appello (sono scaduti a mezzanotte, ndr) e ritengo che la Casertana vorrà andare avanti sulla strada intrapresa nelle settimane scorse. Noi però siamo sereni e ci atteniamo rigorosamente al supplemento di referto - che ci è stato messo a dfisposizione dal giudice sportivo della Lega Pro - in cui l’arbitro Pierpaoli ha confermato che la partita si è conclusa regolarmente».
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