Lecce, i "Corvino boys" all’assalto del Milan

Lecce, i "Corvino boys" all’assalto del Milan
di Michele TOSSANI
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 11 Gennaio 2023, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 08:46

Il responsabile dell’area tecnica del Lecce Pantaleo Corvino riceverà, il prossimo 21 marzo a Palermo, il premio “Una vita per il calcio” come miglior direttore sportivo d’Italia, all’interno della manifestazione organizzata da Conference403. A consegnare il prestigioso riconoscimento nelle mani del dirigente giallorosso sarà l’avvocato Claudio Pasqualin, presidente onorario dell’evento. Per il responsabile dell’area tecnica del Lecce si tratta di una gratificazione che, ancora una volta, sottolinea la capacità del dirigente nativo di Vernole nello scovare talenti, soprattutto giovani, che vanno poi a valorizzarsi con benefici che ricadono, oltre che sui giocatori stessi, anche sulle casse dei club per i quali Corvino ha lavorato. Come dimenticare infatti i vari Ledesma, Vucinic, Chevanton e Bojinov scoperti durante la prima esperienza del direttore in giallorosso o i vari Miccoli, Vlahovic, Nastasic, Pulgar, Jovetic, Diawara, Ljajic, Castrovilli nelle altre tappe (Casarano, Firenze e Bologna) che hanno contrassegnato la lunga e fruttuosa carriera del dirigente leccese.

Il Corvino II

Tutto questo fino ad arrivare al Corvino II col Lecce delle ultime stagioni, con la patrimonializzazione effettuata grazie anche al bel campionato che la squadra di Marco Baroni sta facendo, sfruttando ancora una volta il lavoro del direttore tecnico che ha acquistato per la prima squadra elementi come Hjulmand, Gendrey, Baschirotto, Gallo, Gonzalez e Bistrovic, con altri talenti in rampa di lancio al confine fra la Serie A e la formazione Primavera (Berisha, Vulturar, Borbei, Samek).

I punti di forza

Uno dei punti di forza del Lecce di quest’anno è stato finora il centrocampo, il cui allineamento titolare vede per l’appunto impiegati tre calciatori portati a Lecce da Corvino, vale a dire i già citati Hjulmand e Gonzalez e il francese Blin. Da quando Baroni ha iniziato a schierare con maggiore continuità il ventiseienne ex Amiens nell’undici titolare, i salentini hanno infatti trovato equilibrio in una mediana che, contestualmente, gioca ora un calcio più offensivo. Con Blin ad aiutarlo in fase di non possesso, anche il livello prestativo di Hjulmand è cresciuto, dato che il danese è ora maggiormente libero di contribuire alla fase di possesso della squadra, tornando a mettere in mostra le qualità già evidenziate in passato anche quando sono i salentini a gestire palla. Non a caso ad oggi il ventitreenne di Kastrup è il primo giocatore della squadra per media di palle recuperate a partita (6.5) e per passaggi chiave prodotti (2.7) cioè passaggi che permettono alla squadra di superare almeno una linea difensiva avversaria.

Con Hjulmand abile in entrambe le fasi di gioco, con Blin a supporto difensivo, con Gonzalez pronto ad inserirsi sulla trequarti d’attacco e con in panchina valide alternative come Bistrovic e Maleh il centrocampo del Lecce si prepara alla sfida di sabato prossimo al “Via del Mare” contro un Milan terzo in classifica e pronto a riprendere la rincorsa al Napoli capolista dopo i due punti persi nello scorso turno contro la Roma. Contro squadre che adottano il vertice basso a metà campo (come il Lecce) il Milan tende solitamente a sviluppare la fase offensiva andando ad occupare con due trequartisti le zone ai lati del play avversario. Per evitare di essere travolti dal paleggio di una compagine che sa comunque anche attaccare subito in verticale sarà essenziale il lavoro di schermatura delle linee di passaggio di Blin e Gonzalez. Dato che questi ultimi dovranno occuparsi anche dei due mediani costruttori rossoneri, sarà però fondamentale anche il lavoro di supporto di Baschirotto e Samuel Umtiti, che dovranno essere pronti a rompere la linea in avanti per aiutare il centrocampo giallorosso. Sarà inoltre interessante osservare con quanti difensori costruirà il Milan e se il tecnico leccese Marco Baroni chiamerà ancora Gonzalez ad associarsi alla punta centrale della compagine giallorossa per formare una prima linea difensiva a due. In attesa di quello che si verificherà sul campo, Pantaleo Corvino si gode l’ennesimo premio per una carriera davvero esemplare. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA