Il Lecce si affida a Borbei, promessa rumena nel segno di Duckadam

Il Lecce si affida a Borbei, promessa rumena nel segno di Duckadam
di Liberato CASOLE
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Giovedì 8 Ottobre 2020, 12:09 - Ultimo aggiornamento: 13:11

Non ha i baffi e non è l’eroe di Siviglia il colpo tra i pali di Pantaleo Corvino. È un portiere alto 1.85 e si chiama Alexandru Borbei, è nato il 27 giugno del 2003 e ha 17 anni. Ma come l’eroe di Siviglia - sportivamente parlando s’intende - è rumeno e para i rigori. Nel giugno dello scorso anno, nell’International Dream Cup disputatasi in Giappone, competizione riservata alle nazionali under 16, questo ragazzo acquistato a titolo definitivo, che farà parte delle giovanili del Lecce e sarà aggregato alla prima squadra, ne ha neutralizzati due nell’atto conclusivo contro il Messico portando la Romania alla vittoria. Un primo scatto felino sulla sua destra, poi un secondo, sempre a destra. In entrambi i casi pallone respinto.


Forse è qui che a Corvino è scattata la molla. Forse è in questa circostanza che anche al “re del mercato giallorosso” è tornato alla mente l’eroe di Siviglia, Helmuth Duckadam. Epoche diverse, Chernobyl e Ceausescu allora, il Covid e il mondo iperconnesso oggi, ma stesso modo di stare in porta. Un erede oltre trentanni dopo. Quasi un passaggio di testimone. Il 7 maggio 1986 Duckadam di rigori ne parò quattro di fila al Barcellona nella finale della Coppa dei Campioni giocata in Andalusia: tre tuffi a destra, uno a sinistra. Scrisse la storia della Steaua Bucarest e regalò sprazzi di gioia ad un popolo alle prese con ben altri problemi. I rumeni che hanno vissuto quell’epopea sportiva ricordano ancora le gesta di Duckadam al pari di quelle, qualche anno più tardi, di Gheorghe Hagi - il Maradona dei Carpazi - e di Gheorghe Popescu, che da Lecce passò ad inizio millennio dopo aver vinto una Coppa Uefa col Galatasaray.


Borbei a 15 anni e 9 mesi ha debuttato nella Romania under 16, a 16 anni e 4 mesi nella Romania under 17.

Tra i pali è sicuro, nelle uscite pure e ha ottimi riflessi. È agile, ha il senso della posizione e un calcio niente male: contro Cipro un suo rinvio fino all’area avversaria ha colto impreparato il portiere e il pallone è finito in porta. Prima di giungere nel Salento ha giocato da titolare nell’Asu Poli Timisoara, seconda serie rumena. Sul suo conto il presidente Sticchi Damiani ha candidamente ammesso: «Lo voleva mezza Europa, sono felice che sia con noi. Corvino dice che è un portiere dal sicuro avvenire. Per un ragazzo della sua età il nostro è stato un investimento significativo». Ieri il responsabile del mercato giallorosso, affrontando il discorso sui guardiani della porta, non ha fatto mistero di cotanta qualità: «Più giocatori di questo tipo ci sono meno problemi si hanno. Non deve essere un problema avere più qualità». E ha ricordato la bontà del vivaio e i sette titoli italiani vinti a Lecce, città abituata ad accogliere “l’enfant prodige”, come Borbei appunto. Dopo Vucinic e Bojnov una nuova storia. Garantisce Corvino.

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