Ad un passo dal sogno, a due punti dalla serie A. Nel giorno della festa della Liberazione, il Lecce batte 2-0 il Pisa e ipoteca la promozione nell’Olimpo del calcio italiano. Una giornata perfetta per i giallorossi che approfittano delle cadute rovinose di Cremonese, Monza e Benevento e del mezzo passo falso del Brescia per isolarsi in vetta alla classifica del campionato di serie B a 180’ dalla fine del campionato più avvincente degli ultimi venti anni. Ora basteranno due pareggi contro Vicenza (sabato 30 aprile) e Pordenone (venerdì 6 maggio) per vincere il campionato.
La gara perfetta
Al cospetto del Pisa, il Lecce ha tirato fuori dal cilindro la partita perfetta. La migliore risposta possibile dopo l’inattesa caduta di Reggio Calabria che aveva destato un po’ di apprensione e il dubbio che si potesse ripetere lo stesso sconcertante finale di campionato dello scorso anno. Dubbio però subito fugato dai ragazzi di Baroni che per nulla frastornati dal calore e dall’entusiasmo dei circa 25mila spettatori presenti sugli spalti del Via del Mare hanno annichilito i nerazzurri pisani mettendo in mostra un gioco spettacolare fatto di fraseggi, verticalizzazioni, pressing alto. Davvero tanta roba se si tiene conto che di fronte c’era una squadra di pari valore e con alcune individualità di categoria superiore. Di sicuro più merito del Lecce che demerito del Pisa se i toscani sono stati costretti a tornare a casa a capo chino dopo aver rimediato una brutta figura. Al netto di qualche sbavatura nella finalizzazione, vedi soprattutto le due occasioni da rete fallite in maniera clamorosa da Gargiulo, la squadra di Marco Baroni ha giocato dall’inizio alla fine all’attacco, tenendo palla e togliendo pure l’aria agli avversari, costretti a girare al largo dall’area di Gabriel, spettatore non pagante del big-match. Certo, la rete in spaccata di Fabio Lucioni è servita a dare ancora più coraggio ai giallorossi e ad aumentare le difficoltà degli ospiti, incapaci di imbastire azioni d’attacco degne di nota.
L'altruismo di Coda
Che dire poi dell’attacco capace di tener in costante apprensione l’intera retroguardia pisana, la terza migliore della serie B con le iniziative sugli esterni degli imprendibili Strefezza e Di Mariano e con le giocate dell’attaccante centrale Coda che si è fatto apprezzare pure per il grande lavoro svolto nella fase di non possesso. Ancora una volta i cambi operati da Baroni hanno fatto la differenza. Bjorkengren, entrato in corsa al posto di un esausto Blin, ma soprattutto Listkowski e Faragò hanno costruito e finalizzato l’azione del definitivo 2-0 che ha mandato in visibilio il popolo giallorosso. A proposito dei tifosi: alle esternazioni dell’azionista di riferimento De Picciotto, la Curva Nord ha risposto con un coro: “Guarda che curva, De Picciotto guarda che curva”. Ora testa alla trasferta di sabato a Vicenza: la serie A attende il Lecce.