Agamenone, addio. O forse arrivederci. Si interrompe la partnership tra il tennista italo-argentino e il Circolo Tennis di Lecce, per ragioni "organizzative" dovute agli impegni dello staff. E così, il percorso del talento, che il coach Andrea Trono, insieme ai suoi collaboratori, ha portato a un passo dalla top 100, passando per il Roland Garros, Wimbledon e per il cemento di Flushing Meadows, si interrompe, per ricominciare altrove.
L'addio deciso dal Ct Lecce
Non è un distacco traumatico. Ma affettuoso.
La cavalcata verso la top 100
La liaison tra Ct Lecce e Agamenone, che alla fine è diventato salentino d'adozione, risale a qualche anno fa per un camipionato a squadre. Trono ha più volte raccontato quel momento. Lo vide in campo, serviva in kick e per un giocatore alto uno e novanta, si trattava di uno svantaggio. O meglio di un "mancato" vantaggio. Imperativo: servire, e cercare subito di innescare un'azione d'attacco. Da lì, mesi di complicità e fiducia. I challenger, poi i tornei del circuito principale. Gli Slam e infine, la ciliegina: una semifinale a Umago, persa contro il fenomeno Sinner.
Destinazione ancora non chiara
L'autunno segna ora la separazione. Non è chiaro ancora dove andrà Agamenone, ma lo si saprà presto. Per entrambi, come dimostra la carrellata di foto, si è trattato di una storia meravigliosa. Da ripetere, per il Ct Lecce, che ha dimostrato al mondo intero di poter contare su uno staff tecnico di livello. E che, non va dimenticato, vanta una delle top school d'Italia per la formazione dei baby agonisti e conta tantissimi ragazzi di livello nei tornei junior.
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