La serie C parte il 4 settembre, più tempo per il Taranto. Il Francavilla si gode Murilo

La serie C parte il 4 settembre, più tempo per il Taranto. Il Francavilla si gode Murilo
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Giovedì 11 Agosto 2022, 21:22 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 23:02

Nei giorni scorsi il presidente della Lega Pro Francesco Ghirelli ha fissato l'inizio del campionato 2022-2023 per domenica 4 settembre con la prima giornata. Il primo turno eliminatorio della Coppa Italia di Serie C è stato invece rinviato a data da destinarsi, successiva al via del campionato. Le ultime decisioni hanno generato reazioni differenti tra i club di serie C

Qui Taranto

Il Taranto prosegue la preparazione in sede in vista del 4 settembre, data d’inizio del campionato di serie C: uno slittamento (di una settimana) accolto senza particolari angosce in casa ionica considerando che, in quell’intervallo di tempo, Nello Di Costanzo avrà modo di plasmare ulteriormente la squadra secondo le sue idee tecnico-tattiche. In più, a 20 giorni dalla chiusura del calciomercato, le ultime operazioni (sia in entrata che in uscita) potranno essere condotte senza l’assillo di dover scendere in campo sia per la Coppa, rinviata a data da destinarsi, sia per il campionato, il cui start era fissato per il 28 agosto. Sulla questione legata alle trattative, è definita in ogni suo punto quella con Carlos Jatobà: classe ‘95, il centrocampista brasiliano ha risolto le pratiche di natura burocratica e andrà a rinforzare la zona nevralgica a disposizione di Di Costanzo. Un colpo importante sia per le qualità tecniche del calciatore che, in ogni caso, vanta un passato nelle fila dello Sporting Lisbona, ma anche sul fronte dell’esperienza: in rossoblù, in quel reparto, di calciatore over era giunto soltanto Alessandro Provenzano, classe ‘92, poi spazio a tanti giovani di prospettiva, su tutti Leonardo Mazza e Valerio Labriola, quest’ultimo tornato nuovamente in riva allo Ionio in prestito secco dal Napoli. Jatobà ha convinto pienamente nel corso del ritiro di Sturno. Al brasiliano, dunque, il compito non indifferente di far da chioccia all’interno dello spogliatoio e di garantire qualità, quantità e geometrie al centrocampo rossoblù che, quest’anno, sarà orfano di profili di esperienza come Di Gennaro, Civilleri e Marsili. In più, è anche particolarmente versatile: nel corso degli allenamenti congiunti tenutisi a Sturno, ha anche occupato una posizione più avanzata, pressoché a supporto della punta centrale, e ciò può rappresentare una soluzione tattica ulteriore in vista di una stagione che si preannuncia lunga e tortuosa.

Qui Francavilla Fontana

Murilo, un nuovo mago per la Virtus Francavilla. Non bastava la qualità e la fantasia della stella polare Maiorino, i biancazzurri in queste settimane di trattative si son regalati un altro fantasista dalle immense qualità tecniche. Il brasiliano, che si è svincolato dalla Viterbese, è diventato quasi un “caso studio” di Calabro: il tecnico lo vuole a tutto campo, lì nel mezzo a dettare i tempi e quando possibile a inserirsi in avanti per creare superiorità numerica sulla trequarti. Lui che, del resto, è un jolly offensivo: in carriera ha ricoperto proprio il ruolo di trequartista, oltreché di seconda punta, esterno offensivo e in casi di necessità anche quello di “falso nueve”. Il suo arrivo aveva scatenato la fantasia di altre tifoserie, qualcuno pensava che a cedergli il posto sarebbe stato Maiorino. E invece la società ha sia preso uno, che rinnovato il contratto all’altro. Fantasia al potere, verrebbe da dire. E per dare più equilibrio al 3-5-2 che ha in mente, il tecnico della Virtus Francavilla insiste sul “nuovo” ruolo di Murilo: mezzala-trequartista, che in passato, alla Nuovarredo Arena, si è visto con Danilo Alessandro nel primo anno di Serie C. Nel primo test, quello contro il Lecce, è sembrato un pesce fuor d’acqua, forse considerando anche la novità e soprattutto i pochi giorni di lavoro con la squadra e un avversario di tutto rispetto che oggi milita in Serie A. Dopodiché, prima con il Cosenza e poi nel test con la “Virtus B” ha brillato e soprattutto segnato. A lui Calabro chiede di inventare, rifinire, ma anche creare soluzioni per i compagni: quando c’è da difendere, da aiutare l’esterno a tutta fascia, con la sua agilità può risultare importantissimo; quando bisogna attaccare, invece, ha dalla sua parte due strade percorribili: l’impostazione e quindi abbassarsi sulla linea del futuro play (oggi giornata chiave, arriva Giorno?) per scambiare e inventare; fuggire in avanti e disegnare il 3-5-2 di partenza in un 3-4-1-2 (o 3-4-2-1 con Maiorino accanto, alle spalle della punta) creando densità e fornendo più opzioni per lo sviluppo offensivo. Un vero e proprio equilibratore, l’ago della bilancia della Virtus Francavilla. E la città è pazza del suo estro: un brasiliano con quelle qualità è il colpo che ogni tifoso sogna. E dopo anni arriva un altro “verdeoro”, con tipiche movenze di ballerino di samba, a stupire e alzare il tasso qualitativo.

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