La meglio gioventù è a Lecce, giallorossi con l'età media più bassa di tutta la serie A

La meglio gioventù è a Lecce, giallorossi con l'età media più bassa di tutta la serie A
di Michele TOSSANI
3 Minuti di Lettura
Martedì 17 Gennaio 2023, 05:00

Diciotto partite disputate, venti punti totalizzati, un cospicuo vantaggio sulla zona retrocessione. Pochi avrebbero pronosticato un risultato del genere per il Lecce a gennaio, a poche partite dalla ripresa del campionato dopo la sosta per i Mondiali del Qatar. Un risultato straordinario, soprattutto tenendo in considerazione il fatto che il Lecce ha una delle rose più giovani dell’intera Serie A. Se andiamo infatti ad analizzare i dati forniti dal sito tedesco di informazioni calcistiche Transfermarkt notiamo come i giallorossi risultino la compagine della serie A italiana ad aver mandato in campo la squadra con l’età media più bassa. Il dato relativo agli undici impiegati da Marco Baroni è infatti di appena 24.1 anni. Al secondo posto troviamo l’Empoli (24.7) di Paolo Zanetti e al terzo il Torino di Ivan Juric (24.9). Se prendiamo in considerazione le dirette concorrenti per la lotta salvezza, pur con un mercato di riparazione appena iniziato (che potrebbe stravolgere alcune rose) ci rendiamo conto di come gli altri club abbiano invece puntato maggiormente sull’esperienza. Spezia (25.2), Sassuolo (25.4), Cremonese (26), Salernitana (26.8), Verona (26.3) e Sampdoria (28.1), ad oggi tutte concorrenti dirette dei giallorossi, hanno infatti presentato formazioni con una età media più alta rispetto al Lecce. Addirittura la Samp ha la media età più alta insieme all’Inter di Simone Inzaghi. 

I numeri in Europa

Il dato del Lecce risalta anche in chiave europea. Secondo il già citato Transfermarkt infatti i salentini hanno il quinto dato più basso per età media dei giocatori scesi in campo considerando tutti i maggiori cinque campionati europei, vale a dire Serie A, Premier League (Inghilterra), Bundesliga (Germania), Liga (Spagna) e Ligue 1 (Francia). A presentare una media inferiore a quella leccese ci sono soltanto lo Stoccarda (23.6), lo Stade Reims (23.7), il Valencia (23.9) e l’Arsenal (24.1). Dal punto di vista dei risultati i tedeschi dello Stoccarda occupano attualmente la sedicesima e terz’ultima posizione nel loro campionato. Il sorprendente Reims, guidato dal trentenne belga William Still (che allena con ottimi risultati pur privo del patentino Uefa Pro), è tranquillamente undicesimo in Francia. Il Valencia di Rino Gattuso naviga in una discreta dodicesima posizione nella Liga spagnola. L’Arsenal di Mikel Arteta è invece primo in Premier League con otto punti di vantaggio sul Manchester City di Pep Guardiola. È chiaro come a fare la differenza non sia soltanto l’età, ma anche la qualità dei giovani a disposizione e il modo in cui questi vengono fatti crescere dai vari tecnici. Tuttavia resta interessante notare come, delle cinque compagini citate, soltanto lo Stoccarda sia in difficoltà. Non è quindi tanto l’esperienza che paga, come spesso si sente dire in un Paese come l’Italia quanto appunto il valore dei calciatori, indipendentemente dalla carta d’identità. 

Gli scenari

Il Lecce si trova quindi in ottima compagnia. Una bella soddisfazione per i tifosi e anche per il club di Via Colonnello Costadura. Soprattutto, la conferma dell’ottimo lavoro svolto dal responsabile dell’area tecnica Pantaleo Corvino. Non a caso il dirigente leccese riceverà a Palermo, il prossimo 21 marzo, il premio come miglior direttore sportivo d’Italia. Il lavoro di Corvino è stato encomiabile, avendo portato a casa risultati sia sul campo (a livello di prima squadra e di formazione Primavera) sia fuori dal campo, patrimonializzando il club grazie all’innesto di giovani già in grado di produrre risultati e pagati poco, con la conseguenza quindi di poter portare, in un futuro prossimo, anche dei benefici economici alla società in caso di rivendita. La spina dorsale del gruppo a disposizione di Baroni ha infatti visto coinvolti elementi giovani come i vari Hjulmand, (23), Baschirotto (26 anni), Gendrey (22), Gonzalez (20), Gallo (23), Banda (21) e Colombo (20). A questi vanno aggiunti il neo-acquisto Maleh (24) e altri in rampa di lancio fra i grandi e il settore giovanile come Bistrovic (24), Persson (20) e Berisha (19). Un plauso va poi fatto anche a Baroni. L’allenatore del Lecce infatti ha sposato fin da subito il progetto giovane del club giallorosso, senza mai metterlo in discussione e senza lamentare la mancanza di esperienza per giustificare qualche risultato negativo.

© RIPRODUZIONE RISERVATA