L’impronta di Tuia, capitano in amichevole: "Lecce credici"

L’impronta di Tuia, capitano in amichevole: "Lecce credici"
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Venerdì 8 Luglio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 21:42

Non fateci caso. Anzi sì. Per la terza stagione consecutiva il Lecce cambierà capitano. Nulla di ufficiale, ma intanto la fascia, nel primo test precampionato, è finita al braccio di Alessandro Tuia. Il difensore, 32 anni festeggiati poco più di un mese fa, dovrebbe diventare il maggiore graduato della squadra allenata da Marco Baroni. Lui per ora non ci pensa, ma è pronto a raccogliere quella fascia che è stata prima di Mancosu e poi Lucioni. «Anche se si trattava di una semplice amichevole le emozioni sono indescrivibili - ha dichiarato il centrale difensivo del Lecce -. Con i gradi di capitano le responsabilità raddoppiano»Essere il punto di riferimento dello spogliatoio e non solo non è cosa di poco conto. «Rappresentare una piazza del genere è veramente gratificante - aggiunge - . Aspettiamo, vedremo quello che succederà, non è un pensiero che mi tormenta». È così. C’è altro a cui dover pensare in questo periodo, ma non il giocatore esclude la possibilità di essere la guida della squadra leccese. «Quello che succederà non lo so - ripete - però sarei onorato se dovessi diventare il capitano di questa squadra».

La fascia di capitano

La scelta alla fine dovrebbe ricadere proprio su Tuia, ma adesso si guarda ad altri aspetti che in ritiro devono essere curati in maniera maniacale. «Procede tutto bene, con grande voglia e determinazione da parte di chi ha qualche anno in più - assicura -. I giovani si stanno comportando molto bene. Stiamo affrontando il momento più importante della stagione. Il lavoro è duro mai come in questo momento, ma nel corso della stagione ne sentiremo i benefici. C’è tanta voglia e tanta carica». Quello del ritiro è un momento particolare, ma almeno per chi c’era lo scorso anno le lezioni sono le stesse a grandi linee. «Stiamo un po’ ripetendo i concetti», ammette Tuia che nella passata stagione era tra i volti nuovi della squadra mentre quest’anno è lui ad accogliere i nuovi arrivati. «Li stiamo accogliendo al meglio - assicura -. Per me l’ambientamento fu subito fantastico e credo sia così anche per loro. La squadra va completata, ma non tocca a me parlare di queste cose. Si sta formando un grande gruppo, come l’anno scorso, altrimenti non avremmo raggiunto certi risultati. Sono ragazzi giovani e mi hanno fatto un’ottima impressione prima come ragazzi poi come calciatori. Sono entrati in punta di piedi e stanno dimostrando con i fatti di essere dei giocatori validi. Ci aspetta una stagione difficile e faremo di tutto per mantenere questa categoria»Il club giallorosso ha confermato l’allenatore Baroni e Tuia non può che essere contento. «Con lui abbiamo vissuto una grande esperienza, raggiunto un grande obiettivo e ci auguriamo che insieme ai nostri tifosi e alla nostra gente possiamo raggiungerne un altro anche quest’anno», è l’augurio del difensore giallorosso. La squadra lavora sul solito modulo, il 4-3-3. «Stiamo insistendo su quello che era il modulo dello scorso anno - racconta -. Non so se il nostro allenatore avrà in mente altro». Per Tuia c’è la possibilità di ripresentarsi sul palcoscenico calcistico più importante in Italia dopo l’esperienza con il Benevento che si chiuse con la retrocessione. «Ci torno con lo spirito di chi deve combattere in ogni partita per raggiungere l’obiettivo». Anche con il Benevento di Pippo Inzaghi il modulo praticato era il 4-3-3. «Con Inzaghi abbiamo provato più moduli sia in B che in A. Con questo modulo la spinta maggiore deve arrivare dalle corsie esterne. Poi ogni allenatore apporta le proprie modifiche».

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