L'ex Pessina beffa Liverani: è buio sul Lecce

L'ex Pessina beffa Liverani: è buio sul Lecce
di Lino DE LORENZIS
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Lunedì 2 Settembre 2019, 02:45 - Ultimo aggiornamento: 09:02
LECCE - Questa volta il Lecce non ha alcuna attenuante. La sconfitta di misura subita con il Verona, 0-1 firmato nella seconda metà della ripresa dall'ex di turno Matteo Pessina, è figlia di una prestazione davvero brutta. Molto brutta. Si tratta probabilmente di una delle peggiori performance di tutta la gestione di Fabio Liverani, dalla serie C alla serie A. Se nella gara d'esordio i giallorossi avevano dovuto fare i conti con l'Inter dei fenomeni e con un indiavolato Antonio Conte, ieri sera invece di fronte c'era una diretta concorrente nella lotta per la salvezza, una squadra come il Lecce rivoluzionata nel corso dell'estate e quindi ancora in fase di assemblaggio.

Dunque, un avversario sicuramente alla portata di un Lecce che però, sin dalle prime battute del match, è sempre stato in balìa degli scaligeri, assoluti padroni del centrocampo. E dire che Liverani aveva ritoccato sensibilmente la formazione titolare rispetto a quella schierata al Meazza facendo giocare dal fischio d'inizio Benzar e Dell'Orco sugli esterni della linea difensiva, Shakhov mezz'ala sinistra e Mancosu trequartista. Tutto inutile perché il Lecce non è mai stato in grado di prendere in mano le redini della partita, salvo in rari momenti in cui però la difesa del Verona ha dimostrato di essere molto solida pur disponendo di elementi giovani e con poca esperienza. Non si può dire la stessa cosa del Lecce. In più di una occasione infatti la linea difensiva giallorossa ha ballato e solo per merito del portiere Gabriel il gol del Verona è arrivato nella parte finale del match.

Nel primo tempo infatti l'estremo difensore brasiliano aveva negato la gioia del gol prima a Rrahamani, lasciato incredibilmente solo nel cuore dell'area giallorossa, e poco dopo a Lazovic, sfuggito con troppa facilità alla marcatura di Benzar. Senza dimenticare poi il palo colpito da Zaccagni, anch'egli lasciato libero nell'area piccola.
Il colpo come detto è riuscito all'ex Pessina, arrivato alla corte di Juric da pochi giorni e subito lanciato nella mischia. È stato un gioco da ragazzi per il centrocampista cresciuto nel vivaio del Milan superare Gabriel sfruttando un cross delizioso e con la linea difensiva del Lecce schierata e, purtroppo, immobile.

Non è questo il vero Lecce, lo sappiamo tutti e lo sa soprattutto Fabio Liverani, cui spetta il delicato compito di mettere mani ad una squadra che ha bisogno soltanto di ritrovare la propria identità e di tornare a giocare con la mente sgombra, come aveva fatto prima in serie C e poi anche in serie B. La sosta sicuramente arriva nel momento giusto perché consente all'allenatore romano di lavorare con il gruppo quasi al completo ad eccezione del rumeno Benzar e dello sloveno Majer che oggi lasceranno il Salento per raggiungere le rispettive nazionali.

Alla ripresa della serie A il Lecce sarà impegnato sul campo del Torino e nell'occasione sarà disponibile anche uno dei pezzi pregiati della campagna trasferimenti estiva, quel Giannelli Imbula che soltanto fino a pochi anni aveva fatto innamorare Roberto Mancini. Un po' di muscoli in mezzo al campo servirando per renderlo più solido. Ed in più entro questa sera arriverà alla corte di Liverani l'attaccante tanto attesa: sarà quasi certamente Khouma Babacar, un elemento in grado di dare un contributo al Lecce per raggiungere il traguardo della salvezza. Obiettivo nel quale crede ciecamente tutto l'ambiente, in particolare i seimila supporter della curva Nord che ieri sera, subito dopo il triplice fischio dell'arbitro Sacchi, hanno incoraggiato Mancosu e compagni esortandoli a reagire al più presto.
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