Jolly Baschirotto, l'uomo in più: «Lecce senza paura contro la Juventus»

Jolly Baschirotto, l'uomo in più: «Lecce senza paura contro la Juventus»
di Tonio DE GIORGI
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Giovedì 27 Ottobre 2022, 05:00

Se non è Vlahovic, è Milik. Cambia poco. Se parli di grandi squadre neppure ti accorgi dell’assenza di uno o di un altro. Il Lecce che attende la Juventus sta preparando la sfida contro una compagine falcidiata dagli infortuni e ferita mortalmente in Champions League, ma vogliosa di risalire la classifica in campionato. Il tecnico del Lecce Baroni sta maturando idee e scelte. Niente illusioni. Si vedrà una Juve inferocita alla quale bisognerà opporsi e contro la quale occorrerà battersi. La difesa del Lecce potrebbe registrare due novità, ovvero gli innesti di Umtiti e Gallo, con lo slittamento di Baschirotto a destra, preferito a Gendrey.

Dimenticare Bologna

Proprio Baschirotto potrebbe rappresentare la diga sul lato destro per limitare le iniziative di Kostic. Anche se ancora con poche presenze in Serie A, l’ex Ascoli ha avuto un buon approccio con il massimo campionato di calcio italiano. Un debuttante che non ha tradito emozioni davanti ad un gigante come Lukaku, contro l’Inter, alla prima giornata, quando Baroni, causa emergenza difensiva, lo schierò nel cuore del reparto arretrato. «Vengo dalla gavetta, due o tre partite, che siano andate bene o male, non devono influenzarmi – ha detto il difensore veronese -. Io, come tutti i miei compagni, devo lavorare sodo in settimana e pensare alla partita. A Bologna siamo partiti un po’ timorosi, poi il rigore ci ha tagliato un po’ le gambe. E poi abbiamo preso il gol su palla inattiva. Su questo stiamo lavorando: tolti i gol incassati su palla inattiva, su azione invece abbiamo subito poco – osserva -. Dobbiamo essere più concentrati. Nel secondo tempo abbiamo reagito, però il Bologna non ci ha permesso di recuperare il doppio svantaggio, era una partita difficile». Baroni può contare sulla sua duttilità: centrale o laterale, come era abituato a giocare nell’Ascoli. «Come centrale mi sto trovando non bene, di più – assicura -. L’obiettivo che mi pongo è migliorarmi sempre di più, limare qualsiasi difetto che posso avere e alzare sempre di più l’asticella».

La Juventus per il rilancio

Ed ecco un altro esame di quelli tosti, ma di fronte a questo tipo di impegni, la voglia di mettersi alla prova è straripante. «Mi diverto quando affronto attaccanti di livello europeo – continua -, mi metto alla prova e quindi riesco a dare tanto. Questi confronti mi stimolano perché mi fanno capire quale livello ho raggiunto. Affrontare questi attaccanti è una motivazione in più. Stiamo preparando la partita contro la Juventus molto bene, giochiamo contro una grande squadra, le motivazioni vengono da sole. Forse non c’è nemmeno bisogno di prepararla, perché ti senti già pronto. La Juventus ci troverà pronti. Sarà una Juventus aggressiva, che vorrà fare la partita perché vuole riscattarsi, è un momento difficile anche per loro. Però li affronteremo senza paura, a viso aperto». Proprio il confronto con questi calciatori gli ha fatto capire la differenza principale fra la Serie A e il campionato di Serie B. «È il livello tecnico», dice senza mezzi termini. «In A gli attaccanti sbagliano meno e quindi c’è più velocità nel gioco, c’è più pressione sui portatori di palla e devi essere veloce nella giocata». La ricetta di Baschirotto per arrivare con la giusta tensione alla partita è molto semplice. «Spensieratezza, senza pressioni addosso – conclude -. Siamo giovani, dobbiamo vivere sulle ali dell’entusiasmo e questo ci può portare grandi soddisfazioni. E aggiungo: magari, data la giovane età, senti pure meno la fatica. Dobbiamo andare in campo senza avere paura dell’avversario e giocare come sappiamo fare».

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