Happy Casa Brindisi, l’ansia per Clark e l’incubo dei tiri liberi

Happy Casa Brindisi, l’ansia per Clark e l’incubo dei tiri liberi
di Antonio RODI
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Sabato 19 Febbraio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 15:11

Alla fine il miracolo non c’è stato e nemmeno l’impresa. L’auspicio era quello di riporre le valigie e restare a Pesaro almeno fino a oggi per giocarsi l’accesso alla finalissima. Invece così non sarà. La Happy Casa Brindisi ha salutato le Final Eight di Coppa Italia praticamente nell’immediatezza dopo aver trovato disco rosso contro i campioni d’Italia della Virtus Bologna.

Il bilancio

E così dopo aver saggiato per due anni consecutivi (2019 e 2020) il gusto dell’atto conclusivo e quello della semifinale (2021) stavolta la squadra pugliese ha alzato bandiera bianca già nei quarti di finale. Se la partecipazione alla kermesse della Vitrifrigo Arena di Pesaro era già di per sé una vittoria, il passaggio del turno avrebbe avuto il sapore del capolavoro. Così invece non è stato. Contro i tricolori delle “V nere” Brindisi doveva giocare la partita perfetta, doveva assolutamente compiere qualcosa di straordinario per riuscire a scalare la montagna rappresentata da Teodosic e compagni e issarsi in cima alla vetta. I biancazzurri hanno provato, in alcuni frangenti hanno dato l’impressione di riuscirci pure a giocarsela fino in fondo, ma è mancata la zampata giusta che non ha permesso di cogliere l’attimo nel momento in cui la contesa glielo ha messo sul piatto. «Non abbiamo sfruttato i momenti topici del match e contro avversari di questo genere non ci sono tante possibilità». Così Frank Vitucci entrando nella disamina della partita. Chiara e inequivocabile l’analisi dell’allenatore veneziano, che sintetizza al meglio ciò che si andato in scena sui legni dell’impianto marchigiano.

Note dolenti

Ancora una volta le scarse percentuali ai liberi hanno fatto la loro parte. «La percentuale ai liberi è stata troppo bassa e questo ci abbatte mentalmente durante l’arco della partita», ha sentenziato coach Vitucci. Il dato è quanto mai eloquente: 12/24, quindi un desolante 50% con i soli Gaspardo e Zanelli a scollinare quota 60% (3/5 per entrambi). Una palla al piede che la Happy Casa si trascina oramai dall’inizio della stagione, costata fino ad oggi in campionato almeno quattro punti. Tra le sedici squadre della massima serie quella brindisina è la peggior tiratrice dalla linea della carità: appena il 67,1% con Trento (67,8%) e Varese (70,8%) che chiudono il podio virtuale.

Wes Clark

A volte ci si mette anche la sfortuna. Del resto, che in questa stagione la Virtus Bologna non portasse bene al giocatore americano Wes Clark lo si era già intuito, sui legni della Vitrifrigo Arena se ne ha avuta la conferma. E così dopo il trauma contusivo alla spalla sinistra rimediato lo scorso 23 gennaio nei primi minuti del match di campionato proprio contro i campioni d’Italia, a Pesaro l’esterno biancazzurro è stato vittima di un altro infortunio, stavolta sul finire della gara, ma sempre alla spalla sinistra e nella stessa modalità. Adesso ci sarà da monitorare costantemente la situazione al fine di valutare le tempistiche di recupero. Un nuovo stop complicherebbe (non poco) lo stato delle cose, non fosse altro perchè a Pesaro era sembrato di rivedere il giocatore ammirato in Puglia due stagioni fa.

Le semifinali

Si conosceranno oggi le due squadre che domani si contenderanno la coccarda tricolore. Alle 18,15 si gioca il derby lombardo tra Milano e Brescia, alle 21,00 sarà la volta di Tortona-Virtus Bologna

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