Il Giro d'Italia non farà tappa in Puglia nel 2023: negli ultimi vent'anni poco rosa al Sud

Il Giro d'Italia non farà tappa in Puglia nel 2023: negli ultimi vent'anni poco rosa al Sud
di Giuseppe ANDRIANI
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Mercoledì 19 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 01:43

Giro d’Italia ma con poco Mezzogiorno. Non è una novità e sembra quasi non far più rumore. Eppure: negli ultimi vent’anni, il Giro ha avuto una tappa con arrivo o partenza in Puglia soltanto nove volte. Nel Salento, per altro, non si vede la maglia rosa dal lontano 2003, quando ci fu un’abbuffata della corsa più bella d’Italia (e una delle più importanti del mondo) di ciclismo su strada: quell’edizione vide la partenza da Lecce, con una crono in città, e una tappa da Copertino a Matera, toccando anche alcuni centri del Tarantino. 
Il Giro d’Italia del 2023 non avrà tappe in Sicilia, Sardegna, Calabria e Puglia. Il tacco d’Italia verrà sì toccato da una tappa, ma si tratta di pochi chilometri nel Foggiano (con un passaggio anche dal capoluogo dauno) nella tappa che andrà da Vasto a Melfi. Anche in Lucania è prevista una giornata: da Venosa a Lago Laceno. Sarà il Giro d’Italia versione Tour (che vede l’ultimo traguardo sempre a Parigi, così come la Vuelta è sempre arrivata a Madrid), con l’arrivo suggestivo ai Fori Imperiali, i cinque arrivi in salita, la cronometro di Napoli. Suggestivo sì, ma con una parte d’Italia che resta dimenticata. La polemica dura ormai da qualche anno. La Federciclismo pugliese può vantare 132 Associazioni Sportive Dilettantistiche affiliate, un numero tutt’altro che da regione da dimenticare. 
Negli ultimi vent’anni le tappe pugliesi, sono state centellinate, e spesso nel Foggiano. Segno evidente che tagliare in due una regione così lunga non è semplice per una corsa che storicamente guarda ai grandi centri del Nord. Forse più per tradizione che per reale volontà di Rcs. 

I precedenti del Giro in Puglia

Nel 2004 l’arrivo a Carovigno (da Policoro), nel 2010 a Bitonto (da Avellino), nel 2013 Mola-Margherita di Savoia e nel 2014 una tappa da Taranto a Viggiano e uno da Giovinazzo a Bari. Due le tappe nel 2017 e due anche nel 2020. L’anno scorso una partenza da Foggia, toccando pochissimo però anche la provincia. Al di là di qualche altra comparsata tra Foggiano e Gargano, il Giro ha sempre visto poco la Puglia. 
I motivi? Da ricercare, da analizzare. «È un peccato, certo, anche perché per un bambino poter vedere un campione a un metro è un grande privilegio», commenta Giuseppe Carbone, presidente regionale della FederCiclismo.

C’è da dire che la candidatura per arrivo o partenza deve arrivare dai Comuni. «Aggiungerei - prosegue Carbone - che noi non abbiamo avuto un campione assoluto nel ciclismo su strada. Nel ciclocross sì, ma su strada no. E questo magari riduce l’appeal della regione». Poi c’è un discorso di manto stradale e organizzazione. Non di strutture ricettive, che vi sono e sono spesso anche all’avanguardia. Il Giro 2023 però è un’occasione persa per la Puglia. Di chiunque sia la colpa (se c’è una colpa), è un peccato.

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