La lezione di De Giorgi al liceo "Da Vinci" di Maglie: «La perfezione non esiste, fate tesoro delle sconfitte». E balla la pizzica

Oltre mille studenti hanno accolto il coach campione del mondo al grido di "Noi, Italia"

La lezione di De Giorgi al liceo "Da Vinci" di Maglie: «La perfezione non esiste, fate tesoro delle sconfitte». E balla la pizzica
di Giuseppe ANDRIANI
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Venerdì 3 Febbraio 2023, 18:23 - Ultimo aggiornamento: 18:39

«Nella vita servono anche le sconfitte. Sono qui, e avete ricordato i quattro mondiali vinti, ma dietro ci sono una serie di sconfitte, sono anche stato esonerato. Senza le sconfitte, non esistono vittorie». Fefè De Giorgi ha incontrato questa mattina gli studenti del liceo scientifico "Leonardo Da Vinci" di Maglie. Grande entusiasmo, con i 1.300 ragazzi che hanno accolto il coach della nazionale italiana di pallavolo al grido di "Noi, Italia!", il motto degli azzurri, diventato anche un libro, scritto dallo stesso allenatore di Squinzano

De Giorgi ha trascorso diverso tempo a scattare selfie con i ragazzi, autografare magliette e palloni.

Un bagno di folla, nell'entusiasmo generale. Prima di iniziare il dialogo con gli studenti in auditorium, una sorpresa: prima l'inno d'Italia, suonato dall'orchestra scolastica, e poi la pizzica. Che il pluri-campione del mondo ha ballato.

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Brillante come al solito, De Giorgi ha raccontato i successi dell'Italia. La fiducia nei giovani («Ho puntato su un cambiamento generazionale quando avevo 20 giorni per preparare l'Europeo e alla fine è andata bene»), l'importanza delle sconfitte e la sua storia, che diventa un esempio di forza, coraggio e talento. «Ho passato una vita a sentirmi dire che mi mancavano cinque centimetri, ho capito che non potevo lavorare su quello, non avrei avuto alcun risultato e allora mi sono impegnato per migliorare tutto il resto». La scelta di giocare a volley è nata quasi per caso: «Facevo calcio, ma non studiavo molto e allora ripiegai sulla pallavolo, perché a Squinzano c'era una squadra e ci si allenava tre volte a settimana». Il messaggio per gli studenti: «Sappiate affrontare le difficoltà, non scoraggiatevi, vincere e perdere fa parte della vita». E un promemoria: «La perfezione non esiste». Li ha stregati così.

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