Si è spento questa mattina, a 75 anni, Emmerich Tarabocchia. Nato in Croazia nel 1922, fu il portiere dei record con il Lecce: nel 1974/75 portò a casa venti partite di fila senza subire alcuna rete, 1791 minuti, finché non interruppe la magia un calciatore del Benevento, Cascella. Aveva subito due reti a Barletta, ma successe di tutto in quella partita e il giudice sportivo annullò il 2-2 del campo per un 2-0 in favore dei salentini.
Il record
Aveva superato Antonio Gridelli, del Sorrento, che all'epoca deteneva il record. Il primato di Tarabocchia resiste ancora oggi, basti pensare che in Serie A mai nessuno ha superato i 1.000 minuti. Un nome legato a doppia mandata alla storia del Lecce, per quanto vi rimase una sola stagione, per quanto poi nell'estate successiva andò al Bari, dove rimase pochi mesi prima di trasferirsi alla Lucchese.
Chi era Tarabocchia
Era cresciuto nel Genoa, con cui aveva vinto anche un torneo di Viareggio.
Tifoso del Lecce
Era rimasto tifoso del Lecce, a Chiavari (Serie C, 2013) era stato ospite del club salentino dopo una nostra intervista nella quale dichiarava l'amore per i colori giallorossi. E ci fu una scommessa: «Se lei fa una ricerca - raccontava a Lino De Lorenzis nel maggio 2013 su Quotidiano - su internet e negli archivi dell'epoca troverà una mia foto con un baffone incredibile. Bene, quello è proprio il frutto della scommessa: "taglierai i baffi solo quando subirai il prossimo gol", mi dissero Beppe e Salvatore. Dovetti aspettare ben cinque mesi prima di tornare dal barbiere per il taglio del baffone. L'ultimo a farmi gol era stato Troja del Bari il 3 novembre 1974 poi, come detto, 19 partite consecutive con la porta imbattuta fino alla rete di Cascella del Benevento il 6 aprile 1975».