Il discorso di Vialli agli Azzurri agli Europei del 2020: ​«Non è chi critica a contare, ma l'uomo che sa entusiasmarsi e che se le cose vanno male cade sapendo di aver osato»

Il discorso di Vialli agli Azzurri agli Europei del 2020: «Non è chi critica a contare, ma l'uomo che sa entusiasmarsi e che se le cose vanno male cade sapendo di aver osato»
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Venerdì 6 Gennaio 2023, 11:59 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 04:36

Ecco le emozionanti parole che Gianluca Vialli rivolse agli Azzurri due giorni prima del trionfo dell'Italia agli Europei 2020 contro l'Inghilterra. Vialli, amico fraterno del ct Roberto Mancini, si dimostrò un punto di riferimento per l’intera squadra durante il torneo: un uomo dotato di grande umanità dentro e fuori dal campo. Parole che oggi, nel giorno della morte di uno dei simboli italiani del calcio, risuonano piene di significato. "L’onore spetta all’uomo nell’arena - disse ai suoi ragazzi a due giorni dalla finale di Wembley citando il discorso del presidente americano Franklin Delano Roosevelt e motivando i suoi - Quest'uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta”, parole che si possono riascoltare nel documentario "Sogno Azzurro" realizzato dalla Rai. 

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Il discorso agli azzurri prendeno in prestito le parole di Roosevelt

“Non è colui che critica a contare, né colui che indica quando gli altri inciampano o che commenta come una certa azione si sarebbe dovuta compiere meglio.

L’onore spetta all’uomo nell’arena.

L’uomo il cui viso è segnato dalla polvere, dal sudore e dal sangue. L’uomo che lotta con coraggio, che sbaglia ripetutamente, sapendo che non c’è impresa degna di questo nome che sia priva di errori e mancanze.

L’uomo che dedica tutto se stesso al raggiungimento di un obiettivo, che sa entusiasmarsi e impegnarsi fino in fondo e che si spende per una causa giusta. L’uomo che, quando le cose vanno bene, conosce finalmente il trionfo delle grandi conquiste e che, quando le cose vanno male, cade sapendo di aver osato.

Quest’uomo non avrà mai un posto accanto a quelle anime mediocri che non conoscono né la vittoria, né la sconfitta”.

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