Dieci punti nelle ultime quattro gare: il Lecce secondo solo alla Juventus

Dieci punti nelle ultime quattro gare: il Lecce secondo solo alla Juventus
di Liberato CASOLE
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Venerdì 6 Gennaio 2023, 05:00

Un’accelerata da Champions, quella del Lecce, nelle ultime quattro partite del campionato di A. Un rendimento sopra le righe, per qualcuno inaspettato per altri il frutto di una programmazione che affonda radici nello scorso torneo cadetto, risultati germogliati dopo lo scotto pagato più in termini di prestazioni per il ritorno nella massima serie. Poi, una volta trovata la quadra, il Lecce di Marco Baroni ha inanellato diversi match giocati col piglio propositivo e, ciò che conta di più, in particolar modo in Italia, ha fatto i punti. Ben 10 nelle gare che vanno dalla 13ª alla 17ª giornata. Nell’ordine: pareggio per 1-1 a Udine il 4 novembre, vittoria per 2-1 in casa con l’Atalanta il 9 novembre, vittoria per 2-0 a Genova con la Sampdoria il 12 novembre, vittoria per 2-1 in casa con la Lazio il 4 gennaio, alla ripresa post mondiale.

In questa speciale classifica, i giallorossi sono secondi soltanto alla Juventus di Massimiliano Allegri e al suo pragmatismo indigesto ai più. Tre successi e un pareggio per il Lecce, quattro vittorie su quattro, nel periodo preso in esame, per i bianconeri, la cui serie utile si allunga a sette hurrà consecutivi e induce a pensare in grande, ancora una volta. Juventus prima, Lecce secondo al pari del Milan. Anche il “diavolo” detentore del titolo ha dieci punti conquistati nelle ultime quattro gare, a dimostrazione del fatto che Pioli e soci non mollano la presa. Lo scudetto può essere bissato, in effetti. E la convinzione prende sempre più piede perché la sosta di 53 giorni ha scombussolato piani, azzerato certezze, ribaltato gerarchie. In pratica si gioca un nuovo campionato. Così è stata sufficiente la testata di Dzeko per riportare sulla Terra il Napoli lanciatissimo di Spalletti e “Kvaradona” (anche se di Diego ce n’è uno solo) e ridare all’Inter le stesse speranze tricolore delle due storiche rivali di cui sopra. La Juve e le milanesi cercheranno di svegliare definitivamente gli azzurri partenopei dal sogno di “salir campeones” covato fino alla pausa e ora alimentato anche dalla cabala: Argentina sul tetto del mondo 1986 sta al Napoli scudettato 1987 come Argentina sul tetto del Mondo 2022 sta a X. Anche perché questo Napoli, capace di 41 punti in 16 incontri, non è dispiaciuto neppure a San Siro.

Insomma, ragionamenti da piani alti dove la graduatoria in questione (ma solo questa) ha catapultato il Lecce. Il cui scudetto è la salvezza, primo passo verso un consolidamento nell’elite del calcio italiano che la società si è dato come obiettivo a medio-lungo termine. Fin qui ci siamo, con i 18 punti in 16 gare che valgono l’attuale dodicesimo posto, con ben 8 avversarie alle spalle e un vantaggio di 9 punti sulla terz’ultima. Tesoretto da non disperdere. Ma quello che più conta è non disperdere la convinzione (supportata proprio da queste ultime quattro partite) che quando il Lecce gioca venti metri più avanti le caratteristiche di molti singoli vengono esaltate e tutto il collettivo ne trae giovamento. Senza dimenticare valore e organizzazione degli avversari, e una buona fase di contenimento in generale, il Lecce è passato da un atteggiamento offensivo troppo timoroso contro una Juventus allora convalescente, all’attuale condotta coraggiosa e caparbia nella metà campo altrui.

Contro la Lazio è stato toccato l’apice. Non resta che continuare così e crederci. 

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