Sarà sicuramente un caso, sta di fatto però che quando gioca Kastriot Dermaku il Lecce non perde mai. Il bilancio è di cinque pareggi in altrettante partite. Lunedì scorso, in occasione del big-match casalingo contro il Monza, il centrale difensivo della nazionale albanese è tornato in campo dopo aver smaltito il secondo stop stagionale per infortunio (sempre di natura muscolare) e manco a dirlo è stato tra i migliori, se non addirittura il migliore in assoluto. La partita come è noto è finita 0-0 e la squadra di Corini al termine ha potuto festeggiare l’imbattibilità del portiere Gabriel dopo 14 turni di fila in cui l’estremo difensore brasiliano aveva subito almeno un gol a partita. Per la cronaca, il Lecce dall’inizio della stagione soltanto in tre occasioni ha chiuso il match senza gol al passivo: Lecce-Perdenone, Ascoli-Lecce e, come detto, Lecce-Monza.
Dermaku, 29 anni da compiere il prossimo 15 gennaio, aveva debuttato in giallorosso il 21 ottobre scorso realizzando la rete del momentaneo 1-2 nel match casalingo contro la Cremonese, partita poi terminato sul punteggio di 2-2 grazie alla rete messa a segno dal bomber Coda. Nella giornata successiva, il 25 ottobre, in occasione della gara sul campo del Cosenza, il gigante italo-albanese fu costretto ad abbandonare il terreno di gioco già al 10’ del primo tempo, sul risultato ancora fermo sullo 0-0, a causa di un problema muscolare accusato nel tentativo di fermare l’attaccante dei calabresi Carretta.
Forse un recupero affrettato, chissà, sta di fatto che il difensore giallorosso fu nuovamente costretto ad abbandonare la scena dopo 70’, con il Lecce in quel momento avanti di un gol, 2-1, e anche questa volta per l’insorgere di un problema di natura muscolare. Nulla però a che vedere con la gravità dell’infortunio precedente, tanto è vero che il 30 dicembre, quindi a diciotto giorni di distanza dall’ultima apparizione in campionato, a sette minuti dalla fine di Cittadella-Lecce, sul punteggio di 2-2, Dermaku è tornato a giocare una gara ufficiale. Ora la speranza è che la sfortuna si dimentichi di lui anche perché, per il tecnico Corini, il difensore albanese è una delle pedine fondamentali dello scacchiere giallorosso e quindi difficile da sostituire per qualità ed esperienza.
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