Gli ex De Canio, Di Marzio e Papadoupulo in coro: "Lecce, devi crederci"

Gigi De Canio, ex allenatore del Lecce
Gigi De Canio, ex allenatore del Lecce
di Antonio Imperiale
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Giovedì 6 Maggio 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 12:38

E adesso? «Adesso bisogna crederci ancora sino alla fine, oltre la fine, perché la serie A che il Lecce ha meritato nel corso del campionato è importante che arrivi comunque, se dovesse essere necessario anche con l’appendice dei play off». È un coro a tre voci importanti, quelle di Gigi De Canio, di Beppe Papadopulo, di Gianni Di Marzio. «È davvero un peccato aver sciupato un margine di quattro punti che aveva già diffuso il profumo inebriante della serie A - dice De Canio, che la promozione in serie A la conquistò con il Lecce da primo in classifica e che ricorda, ancora -. La maledizione del Cittadella che ci rifilò cinque gol al Via del Mare. Per scaramanzia non ho voluto vedere la partita, sabato scorso. Il ricordo mi mette ancora i brividi: ad ogni tiro in porta facevano un gol. Il Lecce ha complicato il finale di una splendida stagione più che a Monza, con la sconfitta casalinga contro i veneti, davvero bestia nera. Noi reagimmo alla grande. Andammo a Reggio Calabria senza tensione, con Peppino Palaia che regalava sorrisi e scherzava per sdrammatizzare. I ragazzi non si fecero scoraggiare neppure quando andammo sotto di un gol. E ne fecero quattro. Fu l’inizio della cavalcata vincente. Questo Lecce ha avuto a lungo la serie A già in tasca. Mi spiace per Corini, per la società, per i tifosi. Adesso non è però il tempo di piangere sul latte versato. Non servono i processi sommari. A mio avviso, a questo Lecce è mancato Mancosu nel finale, nelle ultime gare è mancato Pettinari, grande talento capace di spezzare gli equilibri. Ora serve solo vincere, prendere i sei punti, e vedere come va. La Salernitana è inevitabilmente la grande favorita. Adesso il Lecce deve confermare il meglio che ha fatto vedere in campionato, se servirà per la difficile promozione diretta tanto meglio, sarà comunque utile per affrontare eventualmente al top i play off che sono alla sua portata».

I consigli di Papadopulo

Beppe Papadopulo coglie analogie con il campionato che vinse ai play off. «Perdemmo il derby in casa con il Bari, a tre giornate dalla fine saremmo diventati secondi, se ne avvantaggiò il Bologna per il secondo posto. Vincemmo le ultime due gare ma arrivammo terzi. Ci toccarono i play off. Diventammo la squadra che rischiava di più, perché avevamo dato tanto e perché avevamo assaporato già la gioia della possibile serie A diretta. Ai play off, nonostante il rischio, fummo davvero grandi sia contro il Pisa, sia nella doppia finale con l’Albinoleffe, quando dopo la vittoria a Bergamo, il pari interno in casa fece scoppiare di gioia trentamila persone. Il Lecce potrebbe ancora farcela in queste due giornate. Venerdì vedo il Monza in difficoltà a Cosenza dove Trinchera ed i suoi lotteranno col coltello fra i denti per la salvezza.

Certo la Salernitana è avvantaggiata all’Arechi contro un Empoli già promosso, magari anche inconsciamente un po’ scarico, o magari ancora pieno di orgoglio. Il calcio insegna che nulla è scontato. Perciò il Lecce che ha pagato un incidente di percorso contro un Cittadella spensierato e che è stato un po’ sfortunato a Monza, ha dimostrato tantissimo nell’arco della stagione. Certo a Lecce la Reggina cercherà un posto play off e non sarà facile. Importante sarà la carica interiore sia per le ultime possibilità della promozione diretta, sia in vista dei play off. In questo caso vivrebbe una situazione come la nostra. E magari ci emulerebbe nel risultato. In A è importante andarci, per una via o per un’altra».

Il saggio Di Marzio

Gianni Di Marzio, sempre sulla breccia con il suo calcio vissuto sagacemente a tutte le dimensioni, conoscitore acuto dei mercati pallonari di mezzo mondo, opinionista ricercato, è l’uomo di altre stagioni. «Il Lecce ha smesso di essere padrone del suo destino dopo la lunga pausa causata dal Covid - dice -. La sosta purtroppo a chi fa bene, a chi fa male. Adesso per riprendere la serie A che aveva già conquistato deve sperare negli altri. La Salernitana è la favorita. Arriva l’Empoli e magari sarà stanco, magari respirerà le atmosfere di Salerno, che si faranno sentire. Si gioca tutto, senza più poter decidere di se stesso, dopo aver giocato un grande campionato che onorerà sino alla fine, anche se la Reggina vuole i play off, ed il Lecce dovrà smentire se stesso al Via del Mare. Con l’organico che ha però la squadra di Corini potrà affrontare i play off con grandi prospettive se non si farà prendere dalla eventuale delusione».

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