Corini si presenta: «Ecco come sarà il mio Lecce». Sticchi Damiani: «Tutta la verità sulla rottura con Liverani»

Eugenio Corini
Eugenio Corini
di Lino DE LORENZIS e Tonio DE GIORGI
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Martedì 25 Agosto 2020, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 16 Febbraio, 22:48
C'è un segreto dietro la scelta di Eugenio Corini di accettare l'offerta del Lecce. "Indubbiamente, la presenza del club di un direttore sportivo del calibro di Pantaleo Corvino, che tanto bene ha fatto nel suo percorso professionale, mi ha spinto a dire sì alla proposta del Lecce - ha detto in conferenza stampa il nuovo allenatore della squadra giallorossa -. Il fatto di poter lavorare in sinergia con una proprietà che non mette pressione e consente di portare avanti le proprie idee per me è molto importante. Ho subito avuto la sensazione che Lecce sarebbe stata la soluzione giusta per me".

Mister Corini ha poi parlato di come intende schierare la squadra. "Mi sono confrontato con il direttore e ho deciso che il mio Lecce giocherà con il 4-3-3 anche perché nel gruppo ci sono già molti calciatori in grado di potersi esprimere al meglio con questo sistema di gioco. I big? Resteranno a condizione però che ognuno di loro abbia il nostro stesso entusiasmo".

IL PRESIDENTE STICCHI DAMIANI E LA ROTTURA CON LIVERANI

La presenza del presidente Saverio Sticchi Damiani alla conferenza stampa di presentazione del tecnico Eugenio Corini è stata l’occasione per parlare della vicenda che ha portato alla separazione da Fabio Liverani. «Subito dopo il fischio finale di Lecce-Parma - ha detto il massimo dirigente del club giallorosso - mister Liverani ha chiesto di parlare con me e con i due vice presidenti Liguori e Adamo manifestando la sua volontà di restare. Il giorno dopo ci siamo incontrati, a casa mia: Liverani ha confermato la sua piena disponibilità a voler ricominciare insieme. Preso atto della sua volontà, ho detto al tecnico che sarebbe stato rispettoso comunicare tale decisione alla nuova direzione sportiva». Da Corvino, aggiunge Sticchi Damiani, «è giunto l’avallo per dare seguito all’avventura di Liverani sulla panchina del Lecce con un contratto triennale e un aumento di ingaggio». Si era all'8 e al 9 di agosto. Poi le cose sono cambiate. «Da Liverani ho ricevuto una telefonata, in cui capivo che tantissime cose su cui stavamo già lavorando venivano meno. Così il direttore Corvino, per esperienza, ed io, per sensazioni dirette, abbiamo capito con grandissima sorpresa che era inutile perdere tempo e andare oltre e abbiamo deciso di esonerare il tecnico evitando inutili valzer che ci avrebbero fatto perdere soldi e tempo. Tanto il finale era chiaramente scritto». Al di là dell'epilogo amaro, resta un'esperienza importante: «Quanto accaduto di recente non toglie che sono stati tre anni bellissimi con due promozioni meravigliose e una stagione in Serie A avvincente in cui abbiamo cercato di conservare il posto fino all’ultima giornata, e in questo il mister ha grandissimi meriti. Anche Liverani ha avuto tantissimo da noi. Dopo il rapporto personale che si era instaurato sarebbe stato più giusto chiuderla in maniera più onesta, questo non è avvenuto ed è una ferita personale che mi porto dietro. Nonostante ciò e senza polemiche gli auguro le migliori fortune».

Quanto alle dimissioni del responsabile sanitario Peppino Palaia, il presidente ha aggiunto: «Stiamo facendo le nostre valutazioni sul caso, quel comunicato non mi è piaciuto, ma conosco il dottore Palaia e so che lo ha fatto per l’affetto che ha nei confronti del Lecce. Ciò detto, le responsabilità di quanto accaduto nella passata stagione vanno equamente divise tra tutte le componenti in causa».
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