Con Cetin il Lecce corre ai ripari. Ecco cosa va e cosa serve

Con Cetin il Lecce corre ai ripari. Ecco cosa va e cosa serve
4 Minuti di Lettura
Domenica 7 Agosto 2022, 05:00

Non si poteva più aspettare dopo l’emergenza in difesa acuitasi contro il Cittadella. Il Lecce così, il giorno dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia e una difesa da costruire, ingaggia il marcatore turco Mert Cetin, che arriva in giallorosso a titolo temporaneo con diritto di riscatto. Il giocatore, 25 anni, ultima stagione con la maglia turca del Kayserispor, è di proprietà dell’Hellas Verona con cui ha collezionato 9 presenze in due campionati di serie A. Nella massima serie ha giocato anche nella Roma nel 2019/2020 collezionando altre 6 presenze. Il club salentino ha resto noto che il calciatore già oggi sarà in città per le visite mediche di rito prima di aggregarsi ai nuovi compagni di squadra. Con Lucioni ceduto, Dermaku e Tuia fuori contro l’Inter, ecco che Cetin si candida già per giocare titolare nella prima di campionato di sabato prossimo al Via del Mare.  Resta, intanto, l’amaro in bocca per l’eliminazione dalla Coppa Italia, che ha certificato come ad oggi la squadra di Baroni sia in ritardo. I cambiamenti portano sempre ad un allungamento dei tempi di ricostruzione e modellamento. Specie se sul mercato gli intoppi sono sempre dietro l’angolo, pronti a stravolgere i propri piani e le proprie strategie. Mancano ancora poche pedine per completare la rosa, ma poi seguirà il lavoro cui sarà chiamato Baroni per assemblare la squadra. Anzi la storia è la solita: prima si forma un gruppo, che poi diventa squadra. Sperando che vada tutto per il meglio.

Il Cittadella ha toccato il nervo scoperto del Lecce. Tre gol evitabili. Tre dinamiche che richiamano gli uomini difensivi di Baroni a una maggiore attenzione. Ma non è solo quello. Anche da centrocampo in su manca la necessaria fluidità, in questo momento della stagione a corrente alternata, specie se l’intesa tra i vari calciatori è ancora in fase di fioritura. In questo momento farebbero sicuramente meglio gli interpreti della passata stagione, quelli rimasti, perché più abituati a certi movimenti e sincronismi. Ceesay non è Coda e non lo sarà mai. Ma può ripagare con la stessa moneta dell’ex giallorosso: i gol. Però bisogna toccare le corde giuste nel servirlo. E lui deve fare altrettanto nella fase di costruzione. Strefezza e Di Francesco lo aiuteranno parecchio.

Ma non solo loro. Anche i centrocampisti. Come ha fatto Hjulmand con Colombo sul secondo gol giallorosso contro il Cittadella. Il danese e l’ex milanista sono stati scaltri e veloci, due caratteristiche che non si comprano e che possono rappresentare in questa fase di collaudo e crescita l’arma in più di squadre come il Lecce chiamate a rosicchiare punti anche alle grandi del nostro campionato. 

Cosa va

La vecchia guardia - Gendrey, Hjulmand, Strefezza hanno dimostrato in questa prima parte di stagione di potersi confermare anche in serie A avendo qualità all’altezza del massimo campionato. Contro il Cittadella erano in campo tutti e tre dall’inizio. 

La rapidità di Strefezza Strefezza è di una spanna sopra al resto dei suoi compagni. Il brasiliano è il calciatore che per caratteristiche ogni allenatore vorrebbe avere a disposizione. Attacca la profondità, salta l’uomo, non dà punti di riferimento, segna gol pesanti.

Alcuni nuovi arrivi - Bistrovic, Colombo e Di Francesco sono elementi su cui fare affidamento. Il calciatore croato ha dimostrato di essere propositivo, di poter essere punto di riferimento dei compagni. Stesso discorso può farsi anche per Di Francesco.

Cosa manca

L'esperienza in difesa - Sicuramente tutti i problemi derivano dalla totale assenza di centrali di ruolo, una pecca cui il club dovrà far fronte in tempi brevi per non correre il rischio di prendere imbarcate dinanzi ai fenomeni della serie A. Servono almeno tre difensori centrali.

L'identità di squadra - Il Lecce ha bisogno di essere al completo per trovare la quadratura grazie al contributo di tutti i calciatori in organico. Un tasto su cui Baroni insite molto. Partiti alcuni senatori che rappresentavano il collante tra vecchi e nuovi.

© RIPRODUZIONE RISERVATA