Collardi e il Lecce alla stretta finale. Il banchiere italo-svizzero acquisirà il 10 per cento del club giallorosso

Boris Collardi
Boris Collardi
di Lino DE LORENZIS
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Martedì 24 Maggio 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 19:48

È la settimana di Boris Collardi. Nelle prossime ore l’Us Lecce spa annuncerà l’ingresso nella compagine societaria del banchiere italo-svizzero Boris Collardi, 47 anni. Un altro socio eccellente per il sodalizio salentino a poche settimane dall’ingresso dell’imprenditore neretino Luciano Barbetta. Cresciuto a Nyon e salentino d’adozione (è proprietario di un lussuoso appartamento in piazza Duomo, nel cuore della città barocca), Boris Collardi è un professionista di altissimo profilo della finanza mondiale, come evidenziato dal suo curriculum. Ed è anche un grande appassionato di calcio, la ragione per la quale ha deciso di entrare a far parte della proprietà del club giallorosso acquisendo una percentuale del 10 per cento del pacchetto azionario, pari a circa 2 milioni euro. Somma che Collardi verserà direttamente nelle casse della società di via Colonnello Costadura in virtù della rinuncia da parte degli attuali soci del corrispettivo delle quote cedute. Un gesto nobile che è solo l’ennesima conferma dell’amore dell’attuale proprietà nei confronti della squadra del cuore.
L’acquisizione del 10 per cento delle quote del Lecce Calcio da parte di Boris Collardi sarà ratificata entro la serata di domani al fine di consentire la partecipazione del nuovo socio al consiglio di amministrazione già fissato per giovedì 26 maggio. Nell’occasione, come annunciato nei giorni scorsi dal presidente Saverio Sticchi Damiani, il Cda provvederà anche alla nomina di Sandro Mencucci nel ruolo di amministratore delegato del Lecce Calcio con un incarico triennale.

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Come detto, Bollardi vanta un curriculum straordinario nel mondo della finanza. Proprio in questi giorni si prepara ad acquisire il 3,6 per cento di quote del gruppo bancario zurighese Efg International di cui sarà anche membro del consiglio di amministrazione. Ex banchiere di Pictet e ancora prima Ceo di Julius Bär, di recente Collardi è diventato socio della The Longevity Suite, una società ha raccolto aumenti di capitale per 3,8 milioni di euro negli ultimi 24 mesi.

La “squadra” di Sticchi Damiani

Con l’imminente ingresso di Collardi, il Lecce calcio avrà sì una maggiore solidità economica ma anche “una prospettiva un po’ più internazionale”, aveva sottolineato il massimo dirigente del club giallorosso nel corso dell’incontro avvenuto a pochi giorni dalla promozione in serie A nella redazione del Nuovo Quotidiano di Puglia.

Lo stesso Sticchi Damiani aveva chiarito che il Lecce sta facendo “quello che era stato già programmato a dicembre. Nell’assemblea avevamo detto che era importante allargare la base sociale ma senza snaturare il club. Per questo motivo abbiamo pensato di far entrare due soci, al 10 per cento l’uno e al 10 per cento l’altro, per finanziare il club senza che i soci prendano nemmeno un euro delle quote cedute”. Il presidente Sticchi Damiani aveva tessuto le lodi di Boris Collardi: “Parliamo di una persona che è molto legata al territorio perché pur non vivendo in Italia ha la sua casa nel centro storico di Lecce e quindi è leccese a tutti gli effetti. Aveva voglia anche lui di fare qualcosa per la sua terra”. Poche ore ancora e Collardi entrerà a far parte della famiglia del Lecce Calcio.

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