Coda avverte il Lecce: "Con la Cremonese sarà una gara tosta. Il contratto? Spero di rinnovare presto"

Massimo Coda, attaccante del Lecce
Massimo Coda, attaccante del Lecce
di Tonio DE GIORGI
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Venerdì 20 Agosto 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 09:26

Lecce, che Coda. Per la gioia di Baroni e dei tifosi giallorossi. E per la Serie A. La grande corsa verso la promozione riparte e quest’anno si annuncia ancora più avvincente con tante pretendenti ai tre posti disponibili che assicurano il biglietto fra le venti squadre del massimo campionato italiano. Si mette in coda anche il Lecce con il bomber della passata stagione, il migliore della passata cadetteria con i suoi 22 gol. E quest’anno il trono varrà anche il trofeo “Paolo Rossi”, in memoria di Pablito scomparso nei mesi scorsi, amatissimo dai tifosi di un calcio che non c’è più. L’attaccante del Lecce suona la carica, per sé e per la propria squadra. Nel precampionato e nella partita di Coppa ha lanciato i segnali che da lui tutti si attendono. Quei segnali finiscono in fondo al sacco e gonfiano le speranze dei tifosi del Lecce. In fase di preparazione si è sbloccato a Vicenza, in amichevole, gol decisivo per la vittoria della formazione leccese. Poi ha lasciato il segno anche in Olanda contro l’Heerenveen. E, infine, domenica scorsa, ha timbrato il primo incontro ufficiale con due gol al Parma, in Coppa Italia, contribuendo alla qualificazione al turno successivo.

Il bomber c'è

Chi era preoccupato per l’assenza di gol nelle prime uscite in ritiro si è subito rincuorato. «Forse ho sofferto di più i carichi di lavoro quest’anno - dichiara l’attaccante -, però ero tranquillo e sapevo che al momento opportuno mi sarei fatto trovare pronto. E così è stato». Il cambio di modulo lo costringe a svariare un po’ di più «per far uscire il gioco - spiega -, sono quello che deve far partire la prima pressione per indirizzare il gioco della squadra avversaria. E poi devo far girare sempre un po’ la squadra. Il dispendio energetico è sicuramente maggiore e a volte arrivi poco lucido sotto porta, ma mi alleno per migliorare sempre più». Una squadra che Baroni sta assemblando anche con gli ultimi arrivi, in ordine di tempo quello di Strefezza, il quale ha avuto parole di apprezzamento per Coda ricambiate dall’attaccante di Cava de’ Tirreni. «Mi ha fatto piacere - continua -, ha dimostrato di avere voglia e si vede che è un giocatore che fa al caso nostro. È frizzantino, che salta l’uomo, è uno di quelli che ci serviva».

"I nuovi sono bravi"

Già dal ritiro di Folgaria, invece, ha avuto modo di apprezzare le qualità degli altri nuovi arrivati. «Helgason che ha un ottimo controllo di palla e un ottimo tiro - osserva -, è ancora da scoprire. Avrà bisogno di tempo, però è un gran bel giocatore. Anche Olivieri: magari ci mette un po’ per trovare la forma migliore però appena avrà la condizione giusta potrà essere devastante perché ha gamba e tiro. È un bel potenziale. E poi Blin: è uno che corre tanto, sa farsi trovare sempre nella posizione giusta e questo ti aiuta sicuramente. Tra quelli che già conoscevo, Hjulmand sta confermando quanto di buono fatto vedere nella passata stagione». Domenica per lui sarà la partita dell’ex (come per Baroni, ndc).

Anche in maglia grigiorossa ha fatto gustare ai tifosi il suo vasto repertorio di gol, ma domenica sarà avversario consapevole di trovare di fronte «una squadra bene assemblata rispetto agli altri anni - aggiunge -, sono più convinti dei propri mezzi, vorranno partire con il passo giusto. E poi avere lo stesso allenatore comporterà dei benefici, i giocatori più o meno sono gli stessi, sarà una partita tosta a livello fisico». Pronto a mettersi nuovamente in gioco, Massimo Coda, a 32 anni e con un contratto in scadenza nel prossimo giugno. Il Lecce presto lo convocherà per discutere del nuovo contratto. «Un argomento che si dovrà affrontare al più presto - conclude -, alla mia età spero in un contratto lungo per cercare di stare sereno mentalmente e concentrarmi solo sul campo»

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