Sesta sconfitta consecutiva, per il Lecce la salvezza è un miraggio

Sesta sconfitta consecutiva, per il Lecce la salvezza è un miraggio
di Lino DE LORENZIS
3 Minuti di Lettura
Domenica 5 Luglio 2020, 10:18 - Ultimo aggiornamento: 10:23
Quella con il Sassuolo doveva essere la gara della svolta e invece il Lecce in Emilia incassa la sesta sconfitta consecutiva, la quarta post-Covid, restando ancorato al terz'ultimo posto in classifica. E dire che al Mapei Stadium la squadra di Liverani ha dimostrato di essere viva, ha rimontato due volte i padroni di casa fino al crollo nei minuti finali del match in cui i neroverdi hanno chiuso i conti. Purtroppo, anche a Reggio il Lecce ha messo in evidenza tutti i suoi difetti, confermando anche una scarsa predisposizione a difendere. Nelle ultime quattro gare, Gabriel ha subito 14 reti cui si aggiungono altre 11 subite nelle due partite precedenti. Attenzione, però, perché non è finita. Restano ancora otto partite per centrare l'obiettivo finale, è necessario però darsi una mossa e tornare a muovere la classifica, ferma ormai da febbraio.

Pronti, via e al 5' il Sassuolo è già in vantaggio. La difesa del Lecce si fa infilare centralmente da Caputo e per l'attaccante neroverde è un gioco da ragazzi superare Gabriel con un pallonetto. Nell'occasione Lucioni e Paz restano a guardare. La squadra di Liverani incassa il colpo e prova ad organizzare una timida reazione. Appare difficile però arrivare nei pressi dell'area sassolese soprattutto per demerito dei giallorossi che faticano nella costruzione dell'azione nonostante la nuova disposizione offensiva con Shakhov che gioca alle spalle della coppia Babacar-Farias, entrambi ex di turno. Al 16' il Sassuolo va vicinissimo al raddoppio con una spizzata di Ferrari sulla quale Gabriel interviene d'istinto. Liverani può tirare un sospiro di sollievo ma per uscire imbattuto dal Mapei Stadium il Lecce ha bisogno di osare di più. Con il passare dei minuti i giallorossi guadagnano terreno e sul primo corner conquistato pareggiano i conti. Dalla bandierina Calderoni pesca Lucioni sul palo più lontano, il capitano di giornata insacca con il piattone la rete dell'1-1.

Il Lecce ora è in partita e prende coraggio solo che al 36' Calderoni rischia di combinarla grossa. Su una palla persa dal laterale mancino il Sassuolo parte in contropiede, la palla giunge a Berardi che al momento del tiro però trova sulla sua strada l'opposizione di Paz che salva la porta giallorossa. Ci si mette pure l'arbitro Massa che grazia Muldur dopo un brutto fallo su Tachtsidis facendo infuriare la panchina del Lecce. Quel che conta è che il primo tempo finisce in parità.

Al ritorno in campo, nel Sassuolo c'è la novità Djuricic al posto di Traore mentre Liverani conferma gli stessi del primo tempo. Il baricentro è più alto, la squadra è viva e al 9' Farias impegna Consigli con un destro che il portiere para a terra. Ma al 18' l'arbitro Massa, ancora lui, regala un calcio di rigore al Sassuolo per un fallo inesistente di Paz su Ferrari. Dal dischetto Berardi riporta in vantaggio i neroverdi. Il Lecce ha la forza di non abbattersi e dopo appena tre minuti Babacar conquista un calcio di rigore, anche se serve l'intervento della Var per sanare l'errore di Massa che invece aveva assegnato una punizione dal limite. Liverani chiama subito due cambi, Mancosu e Falco per Petriccione e Shakhov, e proprio il capitano dal dischetto realizza la rete del 2-2, undicesimo centro stagionale.

Al 32' Falco, in contropiede, ha la palla del sorpasso ma la spreca. Sul ribaltamento di fronte, lo scatenato Boga semina il panico al limite dell'area leccese e con una rasoiata infila Gabriel per la rete del nuovo vantaggio. De Zerbi non si accontenta, invita i suoi ad insistere e sul finire del match al turco Muldur basta una finta per liberarsi di Calderoni, si accentra e insacca la rete del definitivo 4-2.
© RIPRODUZIONE RISERVATA