Fallimento Fc Bari, Giancaspro a processo. Ulteriori approfondimenti su Paparesta

Fallimento Fc Bari, Giancaspro a processo. Ulteriori approfondimenti su Paparesta
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Giovedì 10 Novembre 2022, 13:00 - Ultimo aggiornamento: 18 Febbraio, 02:39

L'ex numero uno della ormai fallita Fc Bari 1908, Cosmo Antonio Giancaspro, è stato rinviato a giudizio mentre per Gianluca Paparesta il gup ha disposto ulteriori approfondimenti. E' l'esito dell'udienza preliminare che si è celebrata ieri, con Giancaspro il 6 aprile del 2023 sarà processata anche commercialista foggiana Anna Ilaria Giuliani (difesa da Gianluca Ursitti), alla quale viene contestato il reato di falso in attestazione nell'ambito della procedura di concordato preventivo.

Le accuse

La Fc Bari 1908, nata dalle ceneri dell'As Bari, è stata dichiarata fallita il 14 gennaio del 2019, secondo i magistrati la società aveva accumulato debiti per circa 12 milioni di euro. Una bancarotta fraudolenta, secondo la Procura di Bari, questo il reato contestato a Giancaspro e Paparesta. La società fu fondata da Paparesta nel 2014 dopo aver vinto l'asta fallimentare dell'As Bari. Nel 2016, poi, Giancaspro, che nel frattempo aveva acquistato il 5% delle azioni, diventò socio di maggioranza e amministratore unico del club che all'epoca militava in serie B.

A Paparesta, amministratore unico dal 22 marzo 2014 al 21 dicembre 2015 e presidente del cda fino al 22 giugno 2016, assistito dall'avvocato Gaetano Sassanelli, si contesta «allo scopo - secondo la Procura - di favorire se stesso, a danno degli altri creditori», di aver percepito «il compenso come amministratore, ricevendo la somma complessiva di 216mila euro», mentre «ometteva sistematicamente il pagamento di imposte e ritenute sino a raggiungere un passivo di 1 milione e mezzo di euro, che erodeva completamente il capitale sociale e aggravava il dissesto».

Giancaspro avrebbe continuato a «camuffare» i conti nello stesso modo «fraudolento».

Nel libro giornale di agosto 2018, per esempio, «rilevava falsamente un inesistente credito nei confronti del Comune di Bari pari a 2 milioni 170mila euro». Giancaspro, assistito da Felice Petruzzella, avrebbe poi «restituito a se stesso somme anticipate nell'interesse della società» per 670mila euro. Dall'altro lato avrebbe omesso «sistematicamente il pagamento di imposte e ritenute sino a 4 milioni e mezzo di euro».
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