Calcio, Baroni lavora sul morale del Lecce

Calcio, Baroni lavora sul morale del Lecce
di Tonio DE GIORGI
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Mercoledì 26 Ottobre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 07:21

Ha fatto bene Marco Baroni a dire che bisogna ripartire dal secondo tempo di Bologna perché il primo è tutto da dimenticare. Anzi, meglio tenerlo bene in mente per non incorrere negli stessi errori. L’atteggiamento, da adesso in poi, deve essere diverso. Perché questa squadra ha fatto vedere di poter esprimere un proprio gioco. Ma non può prescindere da rabbia, ferocia, determinazione e precisione. Tutto curato nel minimo dettaglio. Sabato arriva la Juventus, una squadra che non ha bisogno di presentazione. Le qualità tecniche della compagine di Allegri, sia pure ancora priva di elementi di grandissimo spessore, sono decisamente superiori a quelle del Lecce, ma questo non significa che bisogna rinunciare alla propria identità perché per far male all’avversario bisogna attaccare. Atteggiamento che può derivare pure dalla presenza di chi sta in campo. Dalla condizione. Dalle situazioni tattiche che si riescono a creare.

Atteggiamento rinunciatario e preoccupazioni

Da Bologna Baroni è tornato rinfrancato ad esempio dalla prova di Oudin. L’ex Bordeaux è stato tra coloro che, nel secondo tempo, hanno provato ad aprire qualche varco. Ecco, Oudin, per caratteristiche, offre più soluzioni a Baroni rispetto a Banda, monotematico e finora poco incisivo con le sue incursioni lungo la corsia mancina. È una mossa a cui Baroni sta pensando nella composizione del tridente offensivo. Che dovrebbe essere completato da Strefezza e probabilmente da Ceesay. Anche gli altri due reparti potrebbero essere interessati da cambiamenti. Davanti al portiere Falcone potrebbero essere due o tre le novità. Sulla corsia destra Baroni sta pensando forse di riproporre Baschirotto per Gendrey, quest’ultimo con una propensione offensiva maggiore, almeno attualmente, rispetto a Baschirotto, sul quale Baroni farebbe affidamento per una difesa più bloccata. A Bologna Umtiti è rimasto in panchina; probabile l’utilizzo del francese contro la formazione bianconera. Un confronto che riporterà indietro il campione del mondo in carica, alle sfide accese fra Barcellona e Juventus. L’allenatore giallorosso non rinuncerà all’esperienza e al carisma del giocatore transalpino che farà coppia con Pongracic.

Le scelte

A sinistra, invece, sarà ballottaggio fra Gallo, al rientro dopo la squalifica, e Pezzella. Accorgimenti tattici sono attesi pure a centrocampo. Il rientro di Hjulmand non è stato brillante. Per la prima volta in questa stagione Baroni lo ha sostituito quando mancavano 17’ al novantesimo. Baroni studia un assetto diverso del centrocampo con un’azione di rottura più efficace e un palleggio differente. Finora Gonzalez ha sempre ricevuto fiducia ad eccezione della sfida di Napoli e contro il Monza. Più che lo spagnolo potrebbe essere sacrificato Askildsen. Ma ci sono ancora tre allenamenti per decidere quali scelte compiere e dare alla propria squadra quegli input non recepiti domenica scorsa. Alla luce del cammino delle prime undici giornate, per affrontare la Juventus Baroni non può snaturare la squadra, ma aiutarla ad avere accorgimenti tattici differenti rispetto al recente passato. Oltre agli uomini anche l’atteggiamento deve essere diverso senza rinunciare ad attaccare e imbrigliando, per quanto possibile, la manovra avversaria.

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