Happy Casa Brindisi, nessun dramma. Ora le gare che contano

Happy Casa Brindisi, nessun dramma. Ora le gare che contano
di Antonio RODI
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Mercoledì 8 Dicembre 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 17 Febbraio, 12:35

Osservare, analizzare e ripartire: niente drammi. È la parola d’ordine per l'Happy Casa Brindisi dopo lo scivolone di domenica arrivato per mano di una Olimpia Milano che proprio sui legni del PalaPentassuglia ha messo in cascina la decima vittoria consecutiva in campionato. Nessun dramma. È vero, quello con le “scarpette rosse” è il terzo ko di fila, sono però ben altre le partite che i biancazzurri non possono permettersi di fallire. Una per esempio era quella di tre giornate fa con Trento, per di più giocato sul campo amico, Zanelli e compagni l’hanno fallita in malo modo, ma tant’è. Inutile piangere sul latte versato, bisogna soltanto guardare avanti e cercare il riscatto quanto prima. Il campionato è a dir poco equilibrato dal punto di vista tecnico, le differenze tra le diverse squadre sono minime, c’è la necessità allora di affrontare ogni partita con il giusto piglio e la necessaria determinazione, performando al meglio tutte le situazioni di gioco.

Le prospettive

L’attuale situazione va scandagliata e passata sotto la lente d’ingrandimento, Brindisi è ancora in corsa per uno dei sette posti (Milano ha già staccato il pass) che portano dritti alle Final Egiht 2022 di Coppa Italia. C’è la necessità di analizzare bene la situazione e premere il tasto reset e ripartire, la Happy Casa è attesa domenica da una gara a dir poco delicata in casa di Reggio Emilia che, con tutta probabilità, si gioca l’ultimissima chance per cercare di restare agganciata al treno delle pretendenti alla kermesse del prossimo mese di Febbraio a Pesaro.

Espugnare l’Unipol Arena di Casalecchio del Reno (palla a due fissata per le 18,30) significherebbe estromettere forse quasi definitivamente una diretta concorrente. La squadra allenata da Attilio Caja è reduce dallo stop in casa di Treviso, dove comunque è riuscita a rimanere in partita per almeno per 35 minuti, rintuzzando ogni parziale altrui grazie soprattutto alla difesa. Il bicchiere mezzo pieno per la Reggiana è stato il reparto lunghi con Hopkins (25 punti tirando 4/5 dalla distanza e 8 rimbalzi) e Johnson (12 rimbalzi) hanno fatto il bello e il cattivo tempo. 

Dentro i numeri

I 53 punti realizzati domenica contro Milano non sono il peggior dato che Brindisi ha fatto registrare in questi anni nella massima serie. Il record negativo resta sempre quello della stagione 2016/2017 quando a Trento (1^ giornata di ritorno) i biancazzurri (allora guidati in panchina da Piero Bucchi) di punti ne misero a segno appena 48 uscendo sconfitti dall’impianto trentino con il punteggio di 84-48. Una gara che i biancazzurri chiusero con un eloquente 16/57 complessivo al tiro, oltre a non prenderla praticamente mai a rimbalzi (28-50 il computo). Andando ancora più indietro nel tempo, “spiccano” i 51 segnati in casa contro Siena nel 2010/2011 (9^ d’andata), poi ci sono i 53 scritti a referto (sempre in casa) nel 2015/2016 con Reggio Emilia (11^ d’andata) e i 54 segnati a Montegranaro del 2010/2011 (8^ di ritorno). Sotto i 60 punti Brindisi ci è rimasta per altre quattro volte: nel 2014/2015 in casa con Reggio Emilia (15^ giornata d’andata) e in trasferta a Roma (12^ di ritorno) quando ne segnò rispettivamente solo 56 e 58, poi ci sono i 59 di Roma del 2013/2014 e i 57 di Teramo dell’annata 2010/2011 (rispettivamente 2^ e 11^ del girone d’andata). 

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