Brindisi, contro Scafati arriva un'altra sconfitta. E la Final Eight di Coppa Italia si allontana

Il presidente Fernando Marino
Il presidente Fernando Marino
di Antonio RODI
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Martedì 27 Dicembre 2022, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 06:39

Serviva una vittoria per sbloccarsi, per dare fiato alle chances di Final Eight (oramai ridotte al lumicino) e, soprattutto, per scavare un solco con la zona calda della classifica. Niente di tutto questo, perché l’ultima partita dell’anno solare porta in dote alla Happy Casa una sconfitta che fa male, molto male al cospetto di una Givova Scafati decisamente più lucida e cinica nell’arco dei 40 minuti.

Happy Casa Brindisi, stasera contro Scafati in palio punti pesanti per la Final Eight di Coppa Italia. Palla a due alle 19.30

Le difficoltà

Anche contro la formazione campana, i biancazzurri confermano tutte le loro attuali problematiche, in special modo nella metà campo altrui dove non riescono mai a cavare un ragno dal buco. Una zavorra che complica oltre modo la serata del PalaPentassuglia, amplificandola a dismisura ed alla quale sarà bene porre un rimedio nel più breve tempo possibile. I biancazzurri illudono in avvio (5-0), ma due conclusioni pesanti di David Logan permettono alla squadra di Attilio Caja di mettere subito la testa avanti (8-12 al 6’33”). Burnell (7 punti di fila) prova a rimettere in marcia i suoi (15-14 al 7’48”), ma all’interno dell’area colorata Brindisi non la mette praticamente quasi mai (5/16 al 13’37”).
Frank Vitucci cerca di mischiare le carte in tavola, provando il doppio playmaker (Mascolo-Bowman), ma non riesce proprio ad aprire la scatola avversaria.

Non che la Givova faccia meglio (già 9 palle perse per il team campano) e così il punteggio resta inchiodato sul 19-16 fino al 17’ quando due punti di Rossato prima, Riismaa, Perkins e Bowman poi schiodano (finalmente) lo score (24-18). Altro strappo, ma subito dopo altra fermata brindisina la cui partita continua ad essere un continuo accendersi e spegnersi (24-27, minuto 18’18” e 6 di valutazione di squadra nel secondo quarto). Le difficoltà offensive della Happy Casa sono evidenti, soprattutto con i piedi dietro l’arco (1/10 nel quarto e 2/13 totale all’intervallo lungo). La squadra manca di uno stoccatore, di un “fuciliere” capace di scuoterla e di dare la stilettata giusta nei momenti di maggior complessità. Ed in partite di così tanti stenti, sarebbe oro colato.

Il match

All’uscita dai blocchi della terza frazione, Scafati trova una tripla a testa di Stone e Logan che, in un amen, la spingono sul +8 (29-37) mentre la “banda Vitucci” continua a litigare con il canestro.
Tanti, troppi gli errori dei biancazzurri alcuni dei quali pure banali, che rendono il tutto veramente molto complicato. Non c’è un barlume d’idea in attacco, tutto è oltremisura confuso e macchinoso: i soli 12 punti segnati in 15 minuti di gioco sono un dato chiaro e inequivocabile, che dicono in maniera smisurata della partita giocata in attacco dai biancazzurri (10/29 da 2 e 4/17 da 3 al 30’). Scafati prova allora a cogliere l’attimo, timbrando la doppia cifra di vantaggio a metà del terzo periodo (31-43). Frank Vitucci chiama time out, Bruno Mascolo chiama a raccolta i tifosi presenti nel PalaPentassuglia che provano a far sentire la loro voce.

L’impianto di contrada Masseriola diventa una bolgia, due triple di Bowman lo accendono ulteriormente (40-46 a -1’37” dalla fine del periodo), ma un viaggio in lunetta di Thompson e un’inchiodata di Stone di fatto la spengono sul nascere, portando la Giova a scollinare la nuova doppia cifra di vantaggio (40-50 al 29’) . L’espressione di Frank Vitucci è tutto un programma. Nel frattempo arriva anche un 1/3 dalla lunetta (0/2 di Burnell e Reed) che complica oltre modo lo stato delle cose. Al 34’02” Burnell ed Etou (entrambi dalla distanza) provano a ridare fiato alle trombe biancazzurre (49-53) ma sono Thompson (altra inchiodata) e Logan (contropiede) a ristabilire le distanze un batter di ciglio dopo (49-57).

Il tabellone dice 53-60 al 35’, Brindisi è sempre molto poca reattiva perdendosi talvolta in un bicchiere d’acqua. Scafati non sbaglia più, soprattutto è molto più lucida degli avversari: Okoye fa 3/3 da dietro l’arco, Butjankovs ne mette due nel pitturato per il nuovo +11 (58-60) che giunge al 37’30”. Brindisi ha una fiammata nel finale che la riporta sul -4 (65-69 a -46”), ma i buoi sono scappati via dal recinto oramai da diverso tempo.

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