Antonio Boccadamo, un tarantino per far rinascere il Taranto: chi è il nuovo jolly di Capuano

Classe 1999, è cresciuto nel vivaio rossoblù: una lunga gavetta in Serie D, poi il primo gol (pesantissimo)

Foto: Ingenito
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di Giuseppe ANDRIANI
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Lunedì 6 Febbraio 2023, 13:00

Ma chi lo ha detto che i buoni calciatori vanno presi altrove? Chiunque lo abbia detto non conosce Antonio Boccadamo e la sua "favola" (così l'ha definita su Instagram). Classe 1999, cresciuto nel vivaio del Taranto, ha girovagato per l'Italia, giocando in Serie D, è stato riportato a casa e ieri contro il Latina ha segnato un gol pesantissimo, che permette ai rossoblù di guardare avanti con maggiore tranquillità. La partita era quasi finita, lui era entrato da qualche minuto. Poi, il gol. E l'esultanza sotto la Curva Nord, quella probabilmente frequentata da ragazzino. Perché Antonio Boccadamo non è solo un calciatore del Taranto, è tarantino, è un figlio della città dei due mari. 

Classe '99, ha debuttato nella sciagurata stagione della retrocessione dalla C alla D. Veniva dal vivaio, la sua collocazione naturale sarebbe stata quella: il Taranto. E invece l'anno seguente ha iniziato un percorso da "giramondo". A Brindisi ha giocato 49 partite (e un gol, in casa, contro il Nardò), prima ancora era stato al Milano City, sempre in Serie D.

E ancora: il Molfetta e l'Aquila Montevarchi. Ma non era quella la sua dimensione. A gennaio la chiamata del Taranto, il ritorno a casa. Uno spezzone a Foggia, con i rossoneri già in vantaggio sul 2-0, poi l'ingresso allo Iacovone, a casa sua, e il gol. Con tanto di corsa sotto la Curva, inciampando sui cartelloni pubblicitari. Il bello della diretta? Il bello del fare gol e non capirci più niente. 

Antonio Boccadamo, il ruolo

Boccadamo nelle giovanili ha fatto tutti i ruoli. Soprattutto il terzino sinistro, ma sa giocare dall'altra parte e anche da esterno alto (a Brindisi lo ha fatto piuttosto bene). Ha un fratello gemello, Stefano, terzino destro, che con il Taranto ha debuttato in Serie D e oggi fa felici i tifosi della Castanese, nel girone A di Serie D (ha già segnato due gol). Il calcio, evidentemente, è questione di famiglia. Di sangue e dna. A casa propria, poi, è ancora più bello.

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