All'attacco Lecce, la serie A ti aspetta

All'attacco Lecce, la serie A ti aspetta
di Lino DE LORENZIS
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Sabato 11 Maggio 2019, 14:06 - Ultimo aggiornamento: 14:36

LECCE - È trascorso poco più di un anno dalla festa per il ritorno del Lecce in serie B, sancito sul campo il 29 aprile 2018 con la vittoria conquistata al Via del Mare contro la Paganese. Un successo griffato Marco Armellino, nel frattempo passato al Monza. Oggi pomeriggio, dinanzi a circa trentamila spettatori, praticamente tutti di fede giallorossa (sono solo 47 i tifosi spezzini), capitan Mancosu e compagni hanno la possibilità di scrivere un'altra pagina importante della ultracentenaria storia del calcio leccese, emulando così le gesta della squadra che tra il 1995 e il 1997 conquistò la doppia promozione dalla serie C alla serie A con Gianpiero Ventura alla guida tecnica.
Ora al timone del Lecce c'è un altro allenatore destinato a fare una grande carriera, il romano Fabio Liverani, 43 anni, protagonista di un progetto tecnico che sta conquistando anche i più scettici: per gli addetti ai lavori, il Lecce ha espresso in questa stagione il miglior calcio della cadetteria. La serie A è lì, a portata di mano, alla squadra giallorossa manca l'ultimo sforzo per conquistarla prima di dare inizio alla grande festa del Salento. Tra il Lecce e la promozione c'è però lo Spezia, un avversario che merita grande rispetto per i valori tecnici e tattici messi in bella evidenza nell'arco dell'intera stagione, a conferma dell'ottimo lavoro svolto dal diesse Angelozzi (ex di turno e protagonista dell'ultima promozione del Lecce in serie A) e dall'allenatore Marino. I liguri sono praticamente nei play off, la gara odierna servirà soltanto per stabilire il piazzamento finale. Per questo motivo faranno il possibile per strappare un risultato positivo che garantisca loro la possibilità di giocare il primo turno della fase post-season al Picco.

 

Sarà un pomeriggio da vivere minuto per minuto, in costante collegamento con il Barbera dove si gioca Palermo-Cittadella, altra sfida di cartello. Alla vigilia dell'ultimo atto del campionato di serie B, il Lecce precede in classifica di una lunghezza i siciliani, di conseguenza battendo lo Spezia possono centrare l'obiettivo finale senza dover attendere il risultato del Palermo. Per i rosanero, al di là dei problemi processuali che rischiano di compromettere la stagione e chissà forse anche il futuro del club, non sarà comunque una passeggiata di salute il confronto con il Cittadella, a sua volta costretto a fare punti per conquistare un posto nei play off. Di conseguenza, al Lecce oltre alla vittoria andrebbe bene anche lo stesso risultato del Palermo, quindi un pareggio (se i rosanero pareggiano) e addirittura una sconfitta (se invece perdono) perché alla fine il punto di vantaggio farebbe la differenza. Considerato che mancano soltanto 90' al raggiungimento del traguardo e a furia di fare calcoli si rischia di andare in tilt, ai giallorossi conviene pensare solo a se stessi puntando ad ottenere il massimo dal confronto casalingo con lo Spezia che è arrivato nel Salento con un giorno d'anticipo portandosi dietro un grande dubbio sulla presenza in campo della stella Okereke, ancora non al meglio della condizione. Probabilmente partirà dalla panchina pronto per entrare a gara in corso. Nessun dubbio invece sul modulo di gioco, il 4-3-3.
Nel Lecce invece si profila il ritorno in campo dal primo minuto di Marco Calderoni sulla linea difensiva e di Panagiotis Tachtsidis in cabina di regia. Per il resto il tecnico Liverani appare orientato a dare fiducia alla formazione che ha giocato nelle ultime partite.
La gara sarà diretta da Aureliano di Bologna con il quale il Lecce in tre partite non ha mai vinto: due pareggi e una sconfitta incassata in questa stagione in casa del Palermo.
Ma in tutto c'è sempre una prima volta. E allora non resta che incrociare le dita e sperare che al 90' la festa sia giallorossa.

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