È morto a 86 anni, per il Covid, Aldo Moser, il capostipite di una dinastia intrecciata al mondo del ciclismo. Moser era il fratello di Francesco e lo zio di Moreno, ed è morto all'ospedale di Trento. Lascia anche il nipote Ignazio.
Moser ha partecipato a 16 edizioni del Giro d'Italia (nel quale arrivò quinto nel 1956 indossando due volte la maglia rosa) e si classificò terzo al Tour de Suisse 1962. Nella sua ultima stagione da professionista, nel 1973, corse nella Filotex con tre suoi fratelli, vale a dire Enzo, Diego e Francesco. Nel 1974 era tesserato per la Furzi, con la quale tuttavia non corse mai, ritirandosi a fine marzo.
Tra i suoi successi ci sono la Coppa Agostoni nel 1954, il Gran Premio Industria e Commercio di Prato nel 1955, due edizioni del Trofeo Baracchi nel 1958 e 1959, il Grand Prix des Nations a cronometro nel 1959 (davanti a Roger Rivière), la Manica-Oceano nel 1960 (a cronometro ancora in coppia con Ercole Baldini) e la Coppa Bernocchi nel 1963 (dopo 70 chilometri di fuga solitaria).
Vestì quattro volte la maglia azzurra ai Mondiali su strada: a Frascati nel 1955, a Waregem nel 1957, a Reims nel 1958 e a Mendrisio nel 1971.